Bruxelles - "Gli Europei devono assumere una maggiore responsabilità per la loro sicurezza": e' l'inizio del capitolo dedicato alla politica di sicurezza e di difesa della bozza di conclusioni del Consiglio europeo di giovedì. L'ultima versione del testo, che l'Agi è in grado di anticipare, è stata messa a punto dagli "sherpa" dei 28 Paesi e sottolinea che "per rafforzare la sicurezza e la difesa dell'Europa in un ambiente geopolitico difficile e proteggere meglio i suoi cittadini, confermando i precedenti impegni, il Consiglio europeo sottolinea l'esigenza di fare di più, anche impegnandosi con sufficienti risorse aggiuntive".
Cos'è e di cosa si occupa il Consiglio europeo
Nella precedente bozza della scorsa settimana, le "risorse aggiuntive" erano più ambiziosamente definite come "significative". In particolare, i capi di Stato e di governo dei 28 dovrebbero anche raccomandare "una revisione globale del meccanismo 'Athena' entro la fine del 2017". Si tratta di un dispositivo, istituito nel 2004, per amministrare il finanziamento dei costi comuni necessari per l'attuazione delle operazioni militari Ue.
Bozza conclusioni vertice Ue from Agi
Rimpatrio per migranti bloccati in Libia
Ai migranti bloccati in Libia in attesa di attraversare il Mediterraneo devono poter avere la possibilità di tornare nel paese di provenienza: l'Unione europea si appresta a avviare "iniziative" per "offrire opportunità di rimpatrio volontario assistito ai migranti bloccati in Libia" e per "limitare le traversate pericolose" - si legge nella bozza. Tali iniziative saranno prese in parallelo alle operazioni della missione navale Ue Sophia. "Il Consiglio europeo - si legge nel paragrafo dedicato alla prevenzione dei flussi migratori nel Mediterraneo centrale - sottolinea la necessità di aumentare il sostegno alla guardia costiera libica, anche attraverso l'operazione Eunavformed Sophia, per aumentare la sua capacità di prevenire la perdita di vite in mare e per rompere il modello di attività dei trafficanti di esseri umani".
Nuova condanna degli attacchi ad Aleppo, "punire i colpevoli"
Nuova "forte condanna" degli attacchi ad Aleppo "che puntano deliberatamente su civili e ospedali" da parte "del regime siriano e dei suoi alleati, in particolare la Russia". "I responsabili delle violazioni del diritto internazionale, alcune delle quali rientrano nei crimini di guerra, dovranno risponderne. L'Ue sta considerando tutte le opzioni a disposizione. L'Unione fornirà sostegno alla ricostruzione della Siria solo quando una transizione politica credibile sarà stabilmente avviata".
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