Bruxelles - Unione europea e Canada hanno firmato il Ceta (Accordo Economico e Commerciale Globale), l'accordo bilaterale per il libero scambio, dopo le resistenze della Vallonia che avevano rischiato di mandare in fumo sette anni di negoziati. La firma è stata apposta in occasione del summit Ue-Canada, dal premier canadese, Justin Trudeau, e dai presidenti di Commissione e Consiglio Ue, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, insieme a Robert Fico, primo ministro della Slovacchia, il cui governo detiene la presidenza di turno del Consiglio.
Dopo un'estenuante trattativa, la Vallonia, regione francofona del Belgio, ha fatto retromarcia grazie agli impegni assunti dal premier belga, Charles Michel. Il Ceta deve ora tornare alla ratifica del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali, con possibili nuove trappole: "sono cautamente ottimista", si è limitato a dire oggi Tusk, avvertendo che dopo quanto accaduto con la Vallonia "tutto può accadere, perché viviamo in democrazia, ed è bene che sia così". Juncker ha invitato il Belgio "a riflettere sul suo modello di funzionamento".
- UN UNICO SPAZIO DI LIBERO COMMERCIO: l'Accordo Economico e Commerciale Globale, meglio noto come Ceta dal suo acronimo in inglese, unira' circa 35 milioni di canadesi e circa 510 milioni di europei in unico spazio di libero commercio. In sostanza saranno cancellate circa 9mila tariffe.
- IL CONTESTO, UE E' SECONDO PARTNER COMMERCIALE DEL CANADA DOPO GLI USA. IL CANADA IL 12ESIMO DELL'UE: L'Ue è per il Canada il secondo partner commerciale dopo gli Usa e rappresenta quasi il 10% del suo commercio estero. Il Canada è il 12mo partner commerciale piu' importante dell'Ue. Il volume degli scambi di merci tra Ue e Canada ha raggiunto nel 2015 i 53 miliardi di euro l'anno, 28 miliardi in servizi. La Commissione Ue stima che con il Ceta gli scambi possano aumentare di 12 miliardi l'anno. Nel 2012 gli investimenti europei in Canada ammontavano a circa 260 miliardi di euro, mentre gli investimenti diretti canadesi nella Ue hanno superato i 142 miliardi di euro.
- RAPIDA ELIMINAZIONE DI QUASI TUTTI I DAZI, MA NON PER I PRODOTTI 'SENSIBILI ' - Il Trattato prevede la rapida eliminazione di quasi tutti i dazi doganali. Entro 7 anni dall'entrata in vigore non ci sara'
piu' alcun dazio doganale sui prodotti industriali e sulla quasi totalita' dei prodotti agricoli ed alimentari (inclusi
vino ed alcolici). La soppressione dei dazi doganali non interessera' i prodotti considerati 'sensibili', come la carne di bovino e di maiale canadesi esportati in Ue. L'accordo garantira' inoltre una protezione aggiuntiva a 145 prodotti europei con denominazione di origine controllata.
- CHIAVI DI LETTURA: il Canada ottiene maggiore e miglior accesso a un mercato di 500 milioni di persone, con vantaggi per le sue imprese che non hanno altre grandi potenze come gli Usa o il Giappone. Gli europei risparmieranno piu' di 500 milioni di euro l'anno in tariffe doganali. La protezione dei brevetti europei in Canada passa da 20 a 22 anni, si rafforzano il diritto d'autore, migliora la convalida dei titoli universitari e professionali, piu' facile l'espatrio di lavoratori.
-ACCESSO AGLI APPALTI PUBBLICI CANADESI PER LE AZIENDE EUROPEE: Per le imprese europee aumenteranno le quote di accesso agli appalti pubblici in Canada, in settori come le telecomunicazioni, l'energia, i trasporti, anche a livello di citta' e province che gestiscono una parte importante della spesa pubblica (un notevole passo in avanti, perche' e' gia' assicurato un ampio accesso ai mercati europei alle imprese canadesi).
- SICUREZZA ALIMENTARE E AMBIENTALE IN EUROPA NON CAMBIANO: L'accordo non modifichera' le regole europee su sicurezza alimentare o protezione dell'ambiente, perche' le aziende canadesi non potranno esportare prodotti che non rispettino le norme dell'unione. Non sara' permesso l'export canadese di organismi geneticamente modificati ne' della carne bovina trattata con ormoni della crescita.
- LE PERPLESSITA' - I movimenti di sinistra e no-global hanno criticato il Ceta innanzitutto per l'opacita' con cui e' avvenuto il negoziato; lo considerano inoltre il 'cavallo di Troia' dell'accordo Ttip e ritengono che porti vantaggi alle multinazionali ma non ai cittadini.