Anche il WWF Italia si unisce alla 10 years challenge e volge lo sguardo a dieci anni fa per stimare quanto sia calata nel frattempo la popolazione di tre delle specie animali più minacciate dall'estinzione a causa del bracconaggio e della deforestazione: gli elefanti africani, i rinoceronti e i leoni. I dati sono allarmanti.
"L’elefante africano è il più grosso mammifero al mondo e le sue zanne d’avorio possono arrivare fino a 2-3 metri di lunghezza", spiega il Wwf, "in 10 anni, il commercio dell’avorio è diventato sempre più devastante: sono 144.000 gli elefanti africani che abbiamo perso tra il 2007 e il 2014 e una delle prime cause di morte per questi straordinari mammiferi è proprio il bracconaggio".
La caccia ai rinoceronti è cresciuta del 9.000%
"L’Africa è anche terra di rinoceronti, animali imponenti che rischiano di scomparire per sempre a causa del terribile commercio di corni. Negli anni ’60 la guerra dei corni ha ucciso la metà dei rinoceronti e oggi i bracconieri agiscono in modo sempre più devastante utilizzando elicotteri e armi automatiche", prosegue l'associazione ambientalista, "solo in Sud Africa, in 10 anni sono stati più di 4.000 i rinoceronti uccisi e, dal 2007 al 2016, il bracconaggio al rinoceronte è aumentato del 9.000%".
Leoni estinti in 12 Paesi
La situazione è peggiorata in modo sconvolgente anche per il re degli animali: "in soli 21 anni (3 generazioni per l’animale), il mondo ha perso il 42% dei leoni che popolavano il continente africano. Secondo le stime dell’IUCN è probabile che in Africa sopravvivano meno di 20.000 leoni, poiché negli ultimi decenni questi grandi felini si sono estinti in ben 12 paesi subsahariani. A minacciare ogni giorno la vita del leone sono la caccia delle popolazioni locali, il bracconaggio e il commercio illegale di chi lo considera come un trofeo".
"Alla terribile minaccia della caccia e del bracconaggio, per queste tre specie simbolo, si aggiungono deforestazione, aumento della popolazione umana ed estensione dell’agricoltura, elementi che rendono sempre più inagibili i loro habitat", conclude il Wwf, "questa #10yearschallenge mostra che l’uomo ha distrutto tantissima natura, ma che siamo ancora in tempo per vincere la sfida contro l’estinzione".