Party City, la catena americana di articoli per feste, chiuderà 45 punti vendita da qui a dicembre a causa della crisi dell’elio, necessario per gonfiare i palloni. Lo ha annunciato in una nota la stessa società del New Jersey che ha registrato un crollo delle vendite dell’8%. Non è ancora chiaro quale degli 870 negozi tra Usa e Canada chiuderà i battenti, ma di certo avverrà tutto entro la fine dell’anno.
Intanto Party City - si legge su BuzzFeed News - ha firmato un accordo per un nuovo approvvigionamento di elio che dovrebbe bastare a soddisfare la domanda per i prossimi 2 anni e mezzo. La crisi arriva proprio nel periodo d’oro dei palloncini, quello della chiusura dell’anno scolastico con migliaia e migliaia di cerimonie per il diploma e per le lauree che si celebrano in tutto il Paese.
Mentre nell’universo l’elio è il secondo elemento per abbondanza, sulla Terra rappresenta una risorsa limitata. Tre aree - il Qatar, il Texas e il Wyoming - producono il 75% dell’elio mondiale, spiega il sito Gasworld. Ma ora le riserve di elio del Texas si stanno esaurendo, e ciò ha costretto il Bureau of Land Management a razionare le forniture. Allo stesso tempo, la domanda del mercato è in crescita.
Sebbene l'elio sia popolare soprattutto per gonfiare i palloncini, è prima di tutto anche un gas versatile non rinnovabile, il cui uso è fondamentale in diverse applicazioni mediche e nella ricerca (soprattutto chimica e aerospaziale), spiega la Washington University. L'elio è anche usato in molti dispositivi elettronici e medici, tra cui il macchinario per la risonanza magnetica. Non solo. Il Dipartimento degli Interni ha incluso l'elio nella lista 2018 dei 35 prodotti minerari considerati fondamentali per la sicurezza economica e nazionale del Paese.
Non è la prima volta che il mondo fa i conti con una crisi dell’elio: quello attuale è il terzo Helium Shortage 3.0 dal 2006, sostiene Phil Kornbluth, un consulente del settore elio. Secondo gli esperti, l'ultima carenza potrebbe essere stata scatenata da un embargo del Qatar a giugno 2017 da un gruppo di paesi, guidati dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti, che ha provocato una chiusura temporanea della produzione di elio del Qatar, secondo Kornbluth.