Sullo sfondo di un diffuso malcontento per il partito di governo e settimane di proteste per la mancata candidatura di esponenti dell'opposizione a Mosca, i russi si sono recati alle urne per diversi livelli di elezioni locali in tutto il Paese. Un voto visto da molti come un test per la formazione putiniana Russia Unita, alle prese con un forte calo di consensi.
L'attenzione è concentrata sul risultato delle municipali della capitale, teatro questa estate delle più partecipate manifestazioni anti-governative degli ultimi otto anni, finite però in centinaia di arresti e incriminazioni per "disordini di massa".
Tra i moscoviti arrestati, c'erano anche i potenziali candidati indipendenti alle municipali. Una su tutte, Lyubov Sobol: l'avvocato, collaboratrice dell'oppositore Aleksei Navalny, come molti altri aveva provato a correre per entrare nel Parlamento di Mosca (la Duma), ma è stata fermata dalla Commissione elettorale che ha invalidato, in modo pretestuoso, le firme presentate e necessarie per candidarsi. Intanto, cinque dei manifestanti arrestati sono già stati condannati al carcere, con pene che vanno dai due ai cinque anni.
Circa 7,2 milioni di persone a Mosca erano chiamate a eleggere 45 membri della Duma, dominata da Russia Unita, i cui candidati però formalmente hanno corso come indipendenti per evitare i contraccolpi del calo di popolarità del partito, ai suoi minimi storici. Navalny, figura di spicco dell'opposizione di piazza, ha provato a trarre vantaggio dalla situazione e ha inviato al "voto intelligente": dare, cioè, la preferenza ai candidati che avevano più possibilità di battere quelli sponsorizzati dal Cremlino. "Oggi combattiamo per distruggere il monopolio di Russia Unita", ha spiegato l'oppositore all'uscita dal seggio.
#Putin casts vote in #Moscow city council elections#Russia pic.twitter.com/2XsehQuuD5
— Ruptly (@Ruptly) September 8, 2019
Secondo gli analisti il voto, in vista delle parlamentari previste del 2021, è un test sulla capacità dell'opposizione di mobilitare l'elettorato e sulla volontà del potere di tollerare il dissenso. I risultati finali saranno noti solo domani, ma l'affluenza è stata deludente nella capitale, dove solo il 17,2% degli elettori, due ore prima della chiusa dei seggi (alle 18:00), si era recato alle urne. Davanti ad alcuni seggi c'erano più poliziotti che elettori. "Quello di oggi è il funerale perfino di una parvenza di elezioni democratiche", ha denunciato Sobol.
La Commissione elettorale ha detto di non aver riscontrato "serie irregolarità", ma gli osservatori indipendenti dell'associazione Golos hanno denunciato infrazioni e brogli in diversi regioni. La mancata pubblicazione, all'ultimo minuto, degli exit poll sul voto a Mosca ha fatto scattare l'allarme dell'opposizione per possibili manipolazioni nella fase di spoglio.