Un dottorando britannico di 31 anni è stato condannato all'ergastolo dalla Corte federale di Abu Dhabi per spionaggio, in un processo "durato meno cinque minuti e in assenza dell'avvocato difensore", come ha denunciato la sua famiglia. Il governo britannico si è detto "profondamente sconvolto" dalla sentenza e ha minacciato "conseguenze" nei rapporti con gli Emirati arabi uniti.
Matthew Hedges, dottorando all'Università di Durham nel nord-est dell'Inghilterra, era stato arrestato all'aeroporto di Dubai il 5 maggio mentre era in partenza per rientrare in Gran Bretagna. Aveva trascorso alcuni giorni negli Emirati Arabi Uniti - dove aveva vissuto per diversi anni fino al 2015 - per alcune ricerche e colloqui sulla politica estera e sulla strategia di sicurezza del Paese. "Possiamo confermare che è stato condannato all'ergastolo", ha fatto sapere il portavoce della famiglia. "L'udienza è durata meno di cinque minuti e l'avvocato difensore non era presente", ha aggiunto.
A Londra, la premier britannica Theresa May si è dichiarata "profondamente delusa" e ha assicurato al Parlamento che il governo continuerà a intervenire con le autorità degli Emirati per il caso. "Sono profondamente sconvolto e deluso", aveva commentato qualche ora prima il ministro degli Esteri, Jeremy Hunt.
"Questo verdetto non è quello che ci aspettavamo da un Paese amico e un partner affidabile del Regno Unito ed è in contrasto con le assicurazioni ricevute", aveva sottolineato il capo della diplomazia precisando di averne parlato anche con il principe ereditario di Abu Dhabi, Mohammed bin Zayed. Hunt ha confermato di aver "indicato chiaramente in molte occasioni che la gestione del caso avrebbe avuto ripercussioni sulle relazioni con gli Emirati Arabi Uniti".
Il britannico è accusato di spionaggio
Secondo i media emaratini, Matthew Hedges ha 30 giorni di tempo per fare appello. A metà ottobre, il procuratore generale degli Emirati, Hamad Al Shamsi, ha annunciato che Matthew Hedges sarebbe stato processato ad Abu Dhabi "per le accuse di spionaggio a favore di un Paese straniero, mettendo in pericolo la sicurezza militare, politica ed economica dello Stato". Secondo il procuratore, che dice di avere le prove, Hedges ha usato il suo status di ricercatore come copertura per la sua attività.
Lo studente britannico è stato "tenuto in isolamento in una località sconosciuta", con pochi contatti con il personale consolare e con la sua famiglia, aveva denunciato la moglie Daniela Tejada il 29 ottobre dopo che erano stati concessi i domiciliari. Era stato dotato di un braccialetto elettronico e aveva ricevuto l'ordine di rimanere a Dubai. "Sono totalmente scioccata e non so cosa fare, Matthew è innocente", ripete la moglie secondo cui l'intera vicenda è stata "gestita molto male fin dall'inizio e nessuno ha preso il caso sul serio". Tejada ha esortato il governo britannico ad agire.
"Matthew è innocente, anche il Ministero degli Esteri britannico lo sa e lo ha detto alle autorità degli Emirati che non è una spia", aggiunge. Anche il vice rettore dell'Università di Durham, Stuart Corbridge, si è detto "devastato dalla sentenza" condannando le condizioni di detenzione e l'assenza di un processo equo e trasparente.