Donald Trump come Al Capone, il gangster più famoso della storia che controllava la malavita di Chicago ma che è stato incastrato per evasione fiscale. Secondo Dana Loesch, portavoce della potente lobby delle armi Nra (Natitoal Rifle Assiciation) che si è levata a difesa del presidente, l'Fbi sta seguendo la stessa strategia. "Vogliono trasformare il presidente in Al Capone", ha detto la Loesch sulla NraTv.
"Come ricorderete, Al Capone non è stato preso per omicidio...è stato incastrato per frode fiscale. Ai pubblici ministeri non interessava come incastrarlo purché venisse incastrato", ha attaccato la portavoce della Nra, dopo dopo l'ammissione di colpevolezza dell'ex legale del presidente, Michael Cohen, che ha tirato in ballo Trump sui soldi versati a due donne per comprare il loro silenzio sulla presunta relazione con il miliardario, poco prima delle elezioni del 2016.
"L'argomentazione morale sulle infedeltà del presidente non si tradurrà mai in problemi legali", ha avvertito la Loesch, citando il caso dell'ex presidente Bill Clinton, uscito indenne dall'impeachment per aver mentito sulla sua relazione con la stagista Monica Lewinsky. Così, facendo tesoro della lezione Clinton, gli inquirenti stanno cercando il modo di trasformare le relazioni extraconiugali "in una problema legale", ha insistito la Loesch, mentre è stato condannato anche l'ex capo della campagna elettorale di Trump, Paul Manafort.
Lo spettro dell'impeachment, la possibilità di mettere sotto accusa Trump, è balzata al centro del dibattito in vista delle elezioni di medio termine in calendario a novembre. A far tremare la Casa Bianca anche l'immunità, in cambio di informazioni, concessa ad Allen Weisselberg, direttore finanziario della Trump Organization, la società internazionale che fa capo al presidente.