Un altro disertore nordcoreano ha varcato il confine con la Corea del Sud, costringendo i militari di Seul a sparare venti colpi di avvertimento contro le truppe di Pyongyang che si avvicinavano, per cercarlo, alla zona demilitarizzata che separa le due nazioni. È il ministero della difesa sudcoreano a dare la notizia, che segue di un mese la fuga di un altro soldato dell'esercito di Kim, che ebbe una grande eco mediatica grazie al video che mostrava il militare fuggire in jeep mentre gli ex camerati lo crivellavano di colpi. Si tratta del quarto episodio di cui si abbia notizia quest'anno: altri due sono stati registrati lo scorso giugno.
Le guardie di frontiera nordcoreane erano sulle tracce di un ufficiale di basso rango fuggito oltreconfine approfittando della fitta nebbia. Questa volta il disertore, un ventenne, secondo quanto riferisce la Cnn, sembra esser riuscito ad arrivare nella Corea del sud senza riportare ferite né tirarsi immediatamente addosso il fuoco delle guardie di frontiera. "Le nostre truppe hanno assicurato la sua salvezza e l'interrogatorio sarà condotto dalle agenzie competenti per scoprire le ragioni della sua diserzione", ha spiegato il portavoce dell'esercito di Seul, Roh Jae-cheon. Dal 1953, l'anno in cui terminò la guerra di Corea, si stima che circa 30 mila nordcoreani siano fuggiti in Corea del Sud, per lo più passando attraverso la Cina.