Gab, il social network frequentato dall'attentatore di Pittsburgh, è stato sospeso. Facebook e Twitter sono sempre più severi con chi pubblica contenuti che incitano all'odio. C'è un altro social network che sembra essere meno rigido con i contenuti di estrema destra. E non è un una piccola piattaforma carbonara ma Instagram. Una contraddizione, perché Facebook e Instagram hanno la stessa proprietà e le stesse linee guida.
Il ritorno di Alex Jones
Il caso più eclatante è quello di Alex Jones, conduttore radiofonico statunitense e capo del sito Infowars, che diffonde teorie cospirazionistiche e bufale. Jones è stato escluso da Apple, Twitter, YouTube e Facebook (dove conserva il profilo personale) ma non ancora da Instagram. L'account si chiama real_alexjones e non ha la spunta blu che segnala i profili verificati. Ma ha comunque 230.000 follower, 610 post pubblicati (anche se l'ultimo risale a settembre). Che sia un account ufficiale o meno è secondario. Perché riporta comunque a Infowars. Twitter ha bloccato non solo il profilo di Jones ma anche quelli che diffondevano gli stessi contenuti e supportavano il suo sito. La rimozione – ha spiegato un portavoce di Instagram a TheDailyBeast - dipende dalla gravità della violazione e dalla loro reiterazione. “Ad esempio, alcuni contenuti sono così negativi che pubblicarli solo una volta porta al blocco immediato. In atri casi possiamo avvisare se è la prima volta che infrange le norme della community. E se continua, potremmo rimuovere completamente l'account”.
Via da Twitter
Owen Benjamin è da tempo fuori da Twitter ma ha 53.600 follower su Instagram. E non ne fa certo mistero, visto che nella descrizione del profilo scrive: “Siete avvisati, visto che sono stato cacciato da Twitter, considero Instagram come Twitter. Posto tantissimo”. È stato accusato di razzismo e antisemitismo. Pubblica di continuo meme quantomeno politicamente scorretti su colore della pelle, omosessualità, religione. Già ad agosto Twitter aveva espulso Gavin McInnes, capo dell'associazione di estrema destra Proud Boys. Su Instagram è arrivato ad avere 150.000 follower prima di essere bloccato, il 30 ottobre. Regge sul social fotografico (con 385.000 follower) anche Milo Yiannopoulos, cacciato da Twitter nel 2016. Il 24 ottobre, dopo l'allarme pacchi bomba spediti (tra gli altri) a Cnn, Barack Obama e Hillary Clinton, aveva pubblicato un post in cui si diceva “disgustato e triste perché non sono esplose e perché non ne è stata spedita una anche al TheDailyBeast”. Il post è stato cancellato dopo la segnalazione della testata americana, ma l'account di Yiannopoulos è ancora attivo.