La polizia svizzera è convinta di aver scoperto un tentativo di spionaggio russo ai danni dei leader mondiali invitati al forum economico di Davos. Due presunti idraulici sono stati fermati nell'agosto scorso nel rinomato centro turistico elvetico dopo che la loro prolungata presenza nel resort aveva sollevato interrogativi. Secondo gli investigatori, citati dalla Cnbc, i due erano spie russe assoldate dal Cremlino per installare impianti di intercettazione per ascoltare le conversazioni degli ospiti stranieri che partecipano al World Economic Forum in corso.
I due hanno sostenuto di godere della protezione diplomatica, sebbene nessuno dei due fosse registrato presso le autorità elvetiche. Gli agenti non hanno trovato nessuna prova di crimini o attività sospette e li ha rilasciati. Un esponente dell'ambasciata russa in Svizzera, Stanislav Smirnov, ha denunciato il caso come "un nuovo tentativo di minare le relazioni svizzero-russe", notando che non ci sono stati contatti da parte delle autorità svizzere sul caso.