Cuba non inserirà nella nuova Costituzione i matrimoni gay, nonostante il favore della maggioranza del Paese. Lo ha reso noto un funzionario del governo di L'Avana. L'ipotesi era di modificare la definizione delle parti contraenti il matrimonio da "marito e moglie" a "due persone", spianando la strada ai matrimoni omosessuali. Ma "la bozza della Costituzione non precisa le parti che contraggono matrimonio...quindi è ora fuori dalla discussione della riforma costituzionale complessiva", ha dichiarato il segretario del consiglio di Stato Homero Acosta, secondo quanto riferito dai media di stato.
Miguel Diaz-Canel, il presidente di Cuba dallo scorso aprile quando ha preso il posto dell'86enne Raul Castro, ha detto di essere favorevole ai matrimoni gay e di ritenere che anche nel Paese sia diffusa ormai l'idea che sia giusto approvarli. Dopo la rivoluzione comunista a Cuba gli omosessuali sono stati vittime di violenze e persecuzioni. L'omosessualità è legale a Cuba solo dal 1979.