Il Parlamento cubano ha votato il progetto di nuova Costituzione del Paese, che riconosce il mercato senza rinunciare all'obiettivo di una società comunista e sarà sottoposto a un referendum il 24 febbraio. Incontrandosi per il secondo giorno consecutivo, i 560 deputati, tra cui Raul Castro, ex presidente (2008-2018) e primo segretario del Partito Comunista (CPC, single), completeranno il testo prima di votare per alzata di mano.
"Questa Costituzione è una genuina espressione del carattere democratico e partecipativo del nostro popolo perché nasce da esso e raccoglie i suoi sentimenti", ha dichiarato Homero Acosta, coordinatore del comitato editoriale.
Il testo arriva al Parlamento in una versione ampiamente modificata, dopo tre mesi di dibattiti popolari che hanno coinvolto 8,9 milioni di cubani (su 11 milioni di abitanti).
In un paese che è stato abituato all'unanimità politica per mezzo secolo, sono sorte 783.174 proposte di modifiche, aggiunte o cancellazioni di articoli. Le autoritò socialiste, che hanno elogiato questo esercizio di democrazia, hanno dovuto correggere la loro copia: la commissione ha rettificato il 60% del testo.
Il testo inizialmente presentato dall'Assemblea nazionale ha subito 760 emendamenti sulla scia di consultazioni popolari durate tre mesi - dal 13 agosto al 15 novembre - svolte nelle scuole, università, aziende e nei quartieri, con più di 130 mila riunioni al quale sono stati invitati 9 milioni di cittadini. Per la prima volta dalla Rivoluzione al dibattito hanno partecipato anche circa 1,4 milione di cubani emigrati, che si sono pronunciati sul progetto costituzionale via web.
Uno dei punti più dibattuti è stato l'articolo 68, che alla fine non riconosce il matrimonio omosessuale ma introduce una variante alla precedente formulazione, definendo il matrimonio "un'unione tra due persone" e non più "un'unione tra un uomo e una donna". Tra i primi detrattori i vertici della Chiesa cattolica cubana. A decidere del destino del matrimonio, anche tra persone dello stesso sesso, sara' il Codice della famiglia, sul quale i cubani dovranno pronunciarsi con un altro referendum tra due anni.
L'altro articolo molto discusso è quello che limita il mandato presidenziale a due periodi di cinque anni e un'età massima di 60 anni all'inizio del mandato. Rimarrà invariata l'elezione del presidente, da parte del Parlamento, mentre verrà creata la figura del primo ministro.
Parte delle riforme introdotte dalla nuova Costituzione prevedono il riconoscimento del ruolo del mercato e dell'attività privata nell'economia dell'isola caraibica, ma sempre sotto tutela del Partito comunista, partito unico al potere.
Al centro del dibattito parlamentare c'è stato il tema dell'uguaglianza tra cittadini e i dati dell'economia per il 2018-2019. La crescita del Pil per l'anno che si sta concludendo e' di poco superiore all'1%, uguale a quella prevista per il prossimo. Il voto della Costituzione in Parlamento giunge in un contesto socio-economico complesso segnato dalla penuria di farina per il pane, di uova, dal deteriorarsi del trasporto urbano e dall'elevato costo della vita.