Friedrich Merz, uno dei principali sfidanti nella corsa per la successione ad Angela Merkel alla guida della Cdu, sta calando nei sondaggi. Ogni giorno perde qualche punto nei confronti di Annegret Kramp-Karrenbauer, considerata la "delfina" della cancelliera. Paradossalmente, il suo problema si riassume in un quesito amletico, che ha preso il sopravvento nella battaglia politica tedesca di questi giorni: il cancelliere, oppure anche solo il leader del principale partito politico tedesco, può essere un milionario? Può possedere un aereo tutto suo, con il quale viaggiare il Paese in lungo e largo? E può, in tutto ciò, definirsi semplicemente "membro del ceto medio elevato"?
Il fatto è che alcuni giorni fa l'ex capogruppo - storico antagonista di Frau Merkel, tornato clamorosamente in corsa un minuto dopo che la cancelliera aveva annunciato che non si sarebbe ricandidata alla guida dei cristiano-democratici - ha raccontato alla popolarissima Bild Zeitung di guadagnare almeno un milione l'anno. Aggiungendo la fatidica frase in cui afferma di considerarsi un rappresentante del "ceto medio elevato".
I conti in tasca
Immediatamente, tutti si sono messi a fargli i conti in tasca: il suo prospero conto in banca deriva dal fatto che da quando aveva deciso di lasciare la politica, il 62enne Merz ha lavorato per Blackrock, tra le maggiori società di investimento del mondo. Da lì un assegno di almeno 125 mila euro l'anno, a cui si aggiungono introiti per consulenze e presenze in cda per 80 mila euro in Wepa Industrieholding, 75 mila euro presso la Banca Hsbc Trinkhaus, nonché altri 14 mila euro grazie alle sua presenza nel board dell'aeroporto di Colonia e vari altri incarichi. Un'altra somma tra i 500 mila euro e il milione, Merz l'avrebbe guadagnata come partner dello studio Mayer Brown, e in quanto membro del consiglio di vigilanza della Borsa tedesca fino al 2015 ha percepito un rimborso di altri 100 mila euro.
Le polemiche non si sono fatte attendere. "Merz ha guadagnato molti soldi. Ma potrà davvero capire quali siano le preoccupazioni delle persone comuni?", ha chiesto in un talk show di prima serata una delle esponenti più in vista della Spd, la governatrice del Meclemburgo Manuela Schwesig. Dallo Spiegel alla Welt, non c'è giornale che non abbia pubblicato commenti e analisi sul tema, chi difendendo l'aspirante segretario della Cdu del futuro, chi accusandolo di non essere in sintonia con il sentimento del Paese.
Una questione culturale
"I tedeschi non si fidano delle persone troppo ricche o dei grandi conglomerati", sostiene il sociologo Thomas Druyen, interpellato in proposito dal Financial Times. Non è solo il giornale britannico a pensare che la sua ricchezza stia danneggiando l'aspirante leader della Cdu. Per lo Spiegel questa vicenda "mostra quello che è andato storto nella globalizzazione finanziaria degli ultimi decenni, dove il valore viene stabilito non in relazione alla produzione di qualcosa di sensato, ma solo nel maneggiare denaro realizzato da altri".
In pratica, sostiene la testata amburghese, il "caso Merz" ci parla della "spaccatura della società tedesca", a dimostrazione che forse non è il candidato più accattivante a rappresentarla. Il politologo Oscar Gabriel, lui stesso membro della Cdu, la spiega così, parlando con la Sueddeutsche Zeitung: "Anche i milionari hanno il diritto di avere incarichi politici, ovviamente. Ma normalmente si ritiene che persone molto benestanti abbiano l'attitudine ad attaccare lo Stato sociale. Il che, in particolare in Germania, è considerato un verdetto mortale per un uomo politico".
Il basso profilo di Frau Merkel
Di contro, molti in questi giorni ricordano lo stile di Frau Merkel: sempre "low profile", ritratta spesso e volentieri mentre va a fare la spesa al supermercato o si beve una birra, mai un'esagerazione e men che mai un'ostentazione. L'unico lusso che si concede, notoriamente, è andare alla prima di un'opera wagneriana al Festival di Bayreuth. Le vacanze le passa a Ischia oppure sulle cime del Sudtirolo. Sono tutti d'accordo, nemici e amici: l'understatement è uno degli indiscutibili punti di forza di Merkel. "D'altronde nessun cancelliere, dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi, è stato ricco. Hanno sempre vissuto modestamente", spiega il professor Gerhard Bosch, dell'Universita' di Duisburg-Essen. Il contrario di quello che accade in America, dove essere multimiliardari paga, anche in politica: vedasi alla voce Donald Trump.
L'ascesa della delfina
In tutto questo furore - in cui ovviamente si sono scatenati pure i social media - l'avversaria principale di Merz, ossia Kramp-Karrenbauer, detta "AKK", ha gioco facile, col suo normale stipendio, nel dire: "Mi sento una privilegiata, rispetto a quanto guadagnano tanti tedeschi". I sondaggi sembrano darle ragione: secondo il Politbarometer della Zdf, pubblicato ieri, AKK raggiunge il 38% dei consensi dei militanti Cdu, tre punti in più rispetto a due settimane fa. Merz invece perde quattro punti fermandosi al 29%. Molto più in basso si posiziona il terzo sfidante, il ministro alla Sanità Jens Spahn, fermo al 6% nel gradimento degli elettori. Il nuovo leader della Cdu sarà eletto dai delegati al congresso di Amburgo, convocato per il 7 dicembre: il suo conto corrente sarà grosso, ma il tempo non è infinito per il milionario Merz.