È una crociata capitanata dal sindaco della città, Sylvester Turner, quella contro i bordelli con le bambole di silicone che la società canadese KinkySDollS pianifica di aprire a Houston, in Texas, il prossimo ottobre, dopo averne inaugurato uno simile a Toronto, in Canada, nel 2017. "Non è certo il tipo di business che sponsorizziamo o che cerchiamo di attrarre e, francamente, dal mio punto di vista, non è il tipo di business che vogliamo in città", ha dichiarato Turner che, per bloccare il progetto, sta analizzando le diverse ordinanze verificando se queste case d'appuntamento con 'sex dolls' non pongano problemi per la sicurezza pubblica o per la salute.
Con il sindaco della città si è schierata l'organizzazione no profit Elijah Rising, impegnata contro lo sfruttamento sessuale, argomentando che le bambole non ridurranno la prostituzione anzi sollevano preoccupazioni per il fatto che alcune hanno le sembianze di bambini ed altre sono progettate per simulare stupri. Yuval Gavriel, fondatore di KinkySDollS, annunciando l'intenzione di aprire a Houston durante un'intervista al Washington Examinier, ha indicato di voler inaugurare 10 locations negli Usa entro il 2020.