Una hostess uruguaiana trentenne, Melania Geymonat, e la sua compagna ventottenne sono state picchiate e rapinate su un bus di Londra da un gruppo di quattro ragazzi, di età compresa dai 15 ai 18 anni, che avevano chiesto loro di baciarsi per il loro divertimento. A raccontarlo in un post su Instagram già condiviso migliaia di volte, è la stessa Geymonat, che ha pubblicato la foto di entrambe, con i volti coperti di sangue subito dopo l'aggressione. I quattro sono stati arrestati.
La donna ha raccontato che i ragazzi, accortisi che erano una coppia, avevano chiesto loro di baciarsi facendo gesti osceni. Al loro rifiuto, è scattato il pestaggio. L'ennesimo della lunga serie di episodi di violenza commessi dalle gang giovanili, spesso legate al traffico di droga, che stanno terrorizzando una città sempre più pericolosa.
Nell'epidemia di violenza che sta squassando Londra, notizie simili sono sempre più ordinaria amministrazione. La capitale inglese è ormai divenuta celebre per gli accoltellamenti mortali, che nel 2018 hanno portato gli omicidi a quota 135, il massimo da dieci anni. Solo nei primi quattro mesi del 2019 a Londra si sono registrati 27 omicidi da arma da taglio. E già nel 2017 in Inghilterra e Galles gli accoltellamenti erano aumentati del 21%.
Il fenomeno non riguarda certo la sola capitale, come dimostra il caso di Mariam Moustafa, la ragazza italo-egiziana morta lo scorso anno a Nottingham dopo un mese di agonia, in seguito al pestaggio subito da un gruppo di sei coetanee. Un clima così preoccupante che alcune famiglie di rifugiati riparate a Londra stanno rimpatriando i loro figli in Paesi instabili come la Somalia ritenendo che siano più al sicuro lì che in Inghilterra.