Ursula von der Leyen ha presentato la sua squadra per la Commissione europea in cui Paolo Gentiloni occuperà una delle caselle più rilevati: quella di commissario agli Affari economici.
Gentiloni dovrà "collaborare moltissimo con Valdis Dombrovskis", "e tutte le decisioni "saranno prese dal collegio dei commissari" ha puntualizzato von der Leyen alla domanda dei giornalisti che chiedevano della attribuzione all'Italia di un portafoglio economico delicato per i conti pubblici. "Volevamo avere un equilibrio di punti di vista diversi", ha aggiunto "credo che riusciremo a raggiungere questo equilibrio".
"Questo è un argomento importante di cui ho parlato a lungo sia con Gentiloni che con Conte", ha detto rispondendo alla domanda sulla opportunità di nominare un commissario italiano alla luce della situazione relativa ai conti pubblici del Paese. "Paolo Gentiloni è un ex primo ministro con una grande esperienza, sa bene quanto siano complesse le questioni da affrontare. In primo luogo siamo europei", ha aggiunto. "Volevamo avere equilibrio di punti di vista diversi" all'interno della Commissione, ha ribadito von der Leyen, "credo che riusciremo a raggiungere questo equilibrio".
"Sarà una commissione diversificata come l'Europa e forte come l'Europa" ha detto von der Leyen. "E' una squadra che mette insieme esperienza e giovani, est e ovest sud e nord, uomini e donne. Una squadra bene equilibrata che unisce esperienza e competenza. Chiedo che lavori con determinazione e che offra delle risposte".
Ecco i nomi.
Presidente della Commissione
Ministro della difesa tedesco dal dicembre 2013 nonché esponente di punta della Cdu, la nuova presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stata considerata a lungo una delle principali candidate al titolo di 'delfina' della cancelliera Angela Merkel. Nata Albrecht, cresciuta fino al 1971 proprio a Bruxelles (tanto che la sua conoscenza del francese è pressoché perfetto, mentre parla fluentemente altre due lingue), Ursula dal punto di vista politico e' una "figlia d'arte": suo padre, Ernst, è stato a lungo presidente del Land della Bassa Sassonia.
Sposata con il medico e imprenditore Heiko von der Leyen, è madre di ben sette figli, nati tra il 1987 e il 1999. La sua carriera politica inizia negli anni '90, quando si iscrive alla Cdu: von der Leyen ricopre vari incarichi a livello locale finché non viene nominata, nel 2003, ministra per gli Affari sociali, la famiglia e la salute in Bassa Sassonia.
Eletta nel 2004 membro della presidenza dell'Unione cristiano-democratica, fa il salto sulla scena nazionale, tanto da venire rapidamente scelta da Merkel come ministro per la Famiglia dal 2005 al 2009, per passare dal 2009 al 2013 alla guida del dicastero del Lavoro e gli Affari sociali. Non sono pochi quelli che ricordano che alla guida del dicastero per la Famiglia si fece notare, contro le resistenze del suo stesso partito, per il suo impegno a favore delle mamme lavoratrici, con un piano fondato sulla costruzione di nuovi asili nido e il congedo parentale. Anche come titolare al ministero del Lavoro, la difesa delle donne, con l'introduzione delle quote, rimase uno dei suoi fari.
Il passaggio al ministero della Difesa - prima donna a ricoprire tale ufficio nella storia della Germania - avviene con il governo Merkel III, e questo passaggio risulta certamente più problematico. Due anni fa è stata al centro di uno scontro frontale con i vertici militari tedeschi dopo che era scoppiato uno scandalo sulla presenza di militari filonazisti nella Bundeswehr, avendo von der Leyen accusato i generali di "debolezza di conduzione" dell'esercito. La ministra rispose alle critiche annunciando una grande riforma delle forze armate e chiedendo piu' investimenti. Di quest'anno, invece, la polemica sui consulenti del ministero della Difesa, cosi' come quelle dell'estrema debolezza dell'equipaggiamento e degli armamenti dell'esercito.
Green Deal
Frans Timmermans (Olanda)
Concorrenza
Margrethe Vestager (Danimarca)
Economia
Valdis Dombrovskis (Lettonia)
Commercio
Phil Hogan (Irlanda)
Mercato interno
Sylvie Goulard (Francia)
Eguaglianza
Helena Dalli (Malta):
Coesione e Riforme
Elisa Ferreira (Portogallo)
Innovazione e Gioventù
Mariya Gabriel (Bulgaria)
Bilancio
Johannes Hahn (Austria)
Affari Interni
Ylva Johansson (Svezia)
Valori e alla Trasparenza
Vra Jourov (Repubblica Ceca)
Salute
Stella Kyriakides (Cipro)
Gestione delle crisi
Janez Lenari (Slovenia)
Trasporti
Rovana Plumb (Romania)
Giustizia
Didier Reynders (Belgio)
Immigrazione
Margaritis Schinas (Grecia)
Lavoro
Nicolas Schmit (Lussemburgo): commissario al Lavoro
Relazioni interistituzionali
Maro Efovi (Slovacchia)
Energia
Kadri Simson (Estonia)
Ambiente
Virginijus Sinkeviius (Lituania)
Democrazia e Demografia
Dubravka Uica (Croazia)
Allargamento
Laszlo Trocsnyi (Ungheria)
Affari Interni
Jutta Urpilainen (Finlandia): commissario Partenariati internazionali
Agricoltura
Janusz Wojciechowski (Polonia): commissario all'Agricoltura
Alto Rappresentante per la Politica Estera e la Sicurezza
Josep Borrel (Spagna)