Due dipendenti della Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna sono stati arrestati e trattenuti in carcere per diverse ore in Kuwait, dove l'azienda è impegnata in alcuni lavori edilizi. I due uomini si chiamano Riccardo Pinella, di origine portoghese, e Andrea Ursoli. Entrambi sono stati chiusi in una in cella con l'accusa di aver rubato alcuni macchinari.
La Cmc è impegnata nella costruzione di un quartiere residenziale nel paese del Golfo e, secondo quanto emerso, negli ultimi tempi sarebbero emersi problemi di mancati pagamenti nei confronti di aziende sub-appaltatrici.
A confermare all'Agi la notizia dell’arresto è stato un altro dipendente di CMC, Manlio Gualerni, da poco rientrato dal Kuwait, che ha subito definito false le accuse: si sarebbe trattato di un pretesto al solo scopo di trattenere i due nel paese per ottenere i pagamenti dalla cooperativa romagnola.
"Abbiamo il passaporto e il visto, adesso stiamo concludendo la documentazione per risolvere la situazione, è stata una cosa assurda", ha commentato alla fine della brutta avventura Urciuoli.
"Ci trovavamo in cantiere per pagare quanto dovuto ai lavoratori - prosegue Urciuoli - ed è lì che è intervenuta la polizia. Al momento le accuse nei nostri confronti sono venute meno, erano solo un pretesto, speriamo di poter tornare a casa entro una settimana. Quello che hanno fatto non sta né in cielo né in terra, i poliziotti parlavano solo in arabo non facendoci capire cosa stesse accadendo. Desidero ringraziare la CMC, le aziende del gruppo e le ambasciate italiana e portoghese per l'assistenza che ci è stata data".
L'emittente all-news regionale TR24 ha divulgato un filmato in cui si vedono i due uomini rinchiusi in cella e alcuni materassi sistemati sul pavimento.