La Cina cresce del 6,8% nel primo trimestre del 2018, al di sopra dell’obiettivo fissato dal governo per il 2018, attorno al 6,5%, e lievemente al di sopra delle aspettative del mercato. Il dato diffuso oggi, trainato soprattutto dai consumi interni e dagli investimenti nel settore immobiliare, è in linea con gli ultimi due risultati trimestrali pubblicati da Pechino, e lascia margini al governo per procedere nella riduzione dei rischi del sistema finanziario, uno dei principali obiettivi.
L’economia di Pechino tiene, nonostante gli attriti sul commercio con gli Usa: le frizioni commerciali, ha assicurato il portavoce dell’Ufficio Nazionale di Statistica cinese, Xin Zhihong, “non colpiranno l’economia né altereranno il suo vigo hanno segnato una crescita del 9,8% nel periodo compreso tra gennaio e marzo scorso, con un’accelerazione a marzo, quando hanno raggiunto un aumento del 10,1%, contro un’aspettativa di crescita del 9,7%: un segnale, per gli analisti, che il riequilibrio dell’economia verso i consumi interni, già annunciato negli scorsi anni, sta prendendo piede.
Le vendite al dettaglio hanno segnato una crescita del 9,8% nel periodo compreso tra gennaio e marzo scorso, con un’accelerazione a marzo, quando hanno raggiunto un aumento del 10,1%, contro un’aspettativa di crescita del 9,7%: un segnale, per gli analisti, che il riequilibrio dell’economia verso i consumi interni, già annunciato negli scorsi anni, sta prendendo piede.
Gli investimenti nel settore immobiliare sono cresciuti del 10,4% nei primi tre mesi dell’anno, al ritmo più elevato negli ultimi tre anni, raggiungendo quota 2129 miliardi di yuan (273,6 miliardi di euro).
Positivo anche il dato degli investimenti privati in beni fissi, che sono cresciuti dell’8,9% nei primi tre mesi, in aumento di oltre un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2017. Gli investimenti privati hanno contato per il 60% del totale degli investimenti in Cina nel primo trimestre del 2018. In aumento del 7,5% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno anche gli investimenti in beni fissi. Unico dato al di sotto delle attese è quello della produzione industriale, che il mese scorso è cresciuto del 6%, contro un’aspettativa di crescita del 6,3%. Nel primo trimestre, la crescita è stata del 6,8%, in calo rispetto al 7,2% dei primi due mesi del 2018.
Tra i fattori di novità dei dati diffusi oggi c’è la pubblicazione del dato sul tasso di disoccupazione, che da oggi verrà pubblicato mensilmente, oltreché trimestralmente, in linea con le stime pubblicate nei Paesi dell’Unione Europea e negli Stati Uniti. Nel trimestre conclusosi il 31 marzo scorso, il tasso di disoccupazione urbana, in Cina, era poco sopra al 5%, con un lieve incremento al 5,1%, il mese scorso. A fine 2017, era al 4,98%: entro la fine del 2018, l’obiettivo della Cina è di contenere entro il 5,5% il tasso di disoccupazione.