Lo spirito di John Wayne e, in tempi più recent, di Clint Eastwood è insito nel carattere degli americani. E non è da meno il capo della Central Intelligence Agency, Mike Pompeo, che ricorda l'ispettore Callaghan che dice "coraggio, fatti ammazzare" quando in una conferenza, come riporta il Corriere della Sera, ha osservato che se Kim dovesse morire all’improvviso «non chiedetemi un commento, visto la storia della Cia non intendo parlarne, non sarebbe utile».
Il monito di Pompeo
A luglio Mike Pompeo aveva detto che «bisogna separare il regime dalle sue armi di distruzione di massa»: un giro di parole per ventilare un’operazione di decapitazione, l’assassinio di Kim Jong-un. Così giovedì il corrispondente del "Financial Times" in sala gli ha chiesto che cosa succederebbe in Nord Corea se il Maresciallo dovesse morire. Risposta di Pompeo: «Riguardo a questo... se Kim Jong-un dovesse scomparire, vista la storia della Cia, non ne voglio parlare. Un incidente... qualcuno potrebbe pensare a una coincidenza». In sala diversi funzionari della sicurezza nazionale americana hanno riso forte.
Nagoziato è perdita di tempo
Per quanto riguarda le capacità nucleari dei coreani, scrive il Giornale, "ormai è irrilevante sapere se succederà domani o tra un mese. Il presidente Trump ha concluso che dobbiamo fare uno sforzo perché non abbia quella capacità", ha ricordato il direttore della Cia. E un negoziato, che pure sarebbe auspicabile, a questo punto sembra sempre di più "una perdita di tempo", che non farà raggiungere i risultati sperati a Washington.
Pyongyang è a un passo dal colpire gli Usa
Il direttore della Cia, Pompeo, durante un intervento alla Fondazione per la difesa delle democrazie, ha dichiarato che gli Stati Uniti devono avere un approccio verso la Corea del Nord che tenga conto che Pyongyang è "sull'orlo di colpire gli Stati Uniti". Pompeo, scrive Tgcom24, ha parlato di un attacco "pericolosamente vicino" che la Cia ha stimato in mesi, ma ha anche sottolineato che ormai una misurazione temporale diventa irrilevante. "Se succede il prossimo martedì - ha detto il capo della Cia - oppure tra un mese è lo stesso. Il fatto è che dobbiamo unire gli sforzi affinché Kim Jong-un non sia in grado di portare avanti un attacco del genere"