Dopo anni di silenzio assordante, lo scandalo Henry Weinstein ha fornito a decine e decine di vittime di molestie sessuali il coraggio di denunciare big di Hollywood. L’ultimo in ordine cronologico a finire nel mirino è Dustin Hoffman accusato dalla scrittrice Anna Graham Hunter di averla palpeggiata nel 1985. Prima di lui, a distanza di ore, era toccato al regista e produttore Brett Ratner e al Premio Oscar Kevin Spacey. Ma la lista è lunga. Ecco 12 dei più noti molestatori, più una: Britney Spears.
Dustin Hoffman
In una lettera inviata a Hollywood Reporter, la scrittrice Anna Graham Hunter ha accusato l’attore oggi 80enne, di averla palpeggiata, con tanto di allusioni sessuali, nel 1985. Allora Hunter aveva solo 17 anni e lavorava come stagista sul set del film “Morte di un commesso viaggiatore”. "Ora ho 49 anni e capisco meglio. Lui era un predatore, io ero una bambina" scrive la donna. L'attore ha risposto sul Guardian con una dichiarazione di scuse. "Ho il massimo rispetto delle donne e mi dispiace terribilmente che qualsiasi cosa io possa aver fatto possa averla messa in una situazione spiacevole. Mi dispiace. Non riflette ciò che sono", ha affermato Hoffman.
Brett Ratner
48 anni produttore e regista di film come Rush Hour (1998), Red Dragon (2002) e X-Men - Conflitto finale (2006), Ratner è stato accusato di essresi reso protagonista di molestie e “comportamenti inappropriati”. A puntare l’indice contro il regista sono state le attrici Olivia Munn, Natasha Henstridge, Katharine Towne, Jaime Ray Newman, Eri Sasaki e Jorina King. Olivia Munn, riporta Repubblica, ha raccontato che sul set del film After the Sunset (2004), il regista si sarebbe masturbato davanti a lei nella sua roulotte. Dopo questo incidente, nel 2011 Ratner aveva dichiarato pubblicamente di essere andato a letto diverse volte con Munn, per poi ritrattare l'affermazione. Natasha Henstridge aveva 19 anni e muoveva i primi passi nel mondo della moda quando trascorse una serata con gli amici a casa Ratner, che allora era ventenne. Dopo essersi addormentata guardando un film, - ha spiegato la donna - Henstridge si rese conto di essere rimasta sola con Ratner e fece per lasciare la casa ma il regista la bloccò alla porta e inizio a masturbarsi costringendola a fare sesso orale.
Kevin Spacey
Contro il Premio Oscar si è scagliato alcuni giorni fa Anthony Rapp, una delle star di Star Trek, accudsando Spacey di un tentativo di abuso sessuale accaduto più di 30 anni fa, nel 1986. I due da allora non si sarebbero più rivolti parola. Il protagonista di “American Beauty” e di “House of Cards” ha risposto alle accuse via Twitter con un post in cui ha anche rivelato di essere gay e di non voler più nascondersi. “Ho un grande rispetto e ammirazione per Anthony Rapp. Sinceramente non ricordo l'incontro, deve essere stato più di 30 anni fa. Però se si sono comportato come lui lo descrive gli debbo le mie più sincere scuse perché sarebbe un comportamento da ubriaco profondamente inopportuno. E mi dispiace per quello che ha dovuto patire in tutti questi anni". Poi l'attore ha fatto coming out.
Terry Richardson
Il fenomeno non risparmia il mondo della moda. Anzi. Dopo essere stato accusato di molestie da una 40ina tra modelle e attrici, il fotografo statunitense conosciuto per il suo stile al limite del soft-porn, pieno di adolescenti nude e in pose provocanti, tanto da essere famoso il nomignolo allusivo di “Uncle Terry”, lo zietto Terry, non lavorerà più per Conde Nast international. Lo ha fatto sapere lo stesso gruppo, uno dei più importanti gruppi editoriali al mondo che pubblica tra le altre riviste, Vogue, GQ, Vanity Fair, Glamour e Wired.
Harvey Weinstein
Nell’ottobre 1017 il New York Times pubblica un articolo dal titolo “Harvey Weinstein ha pagato per decenni le donne che lo accusavano di molestie”. Il pezzo scoperchia un enorme vaso di Pandora. Tra le vittime citate ci sono i nomi delle regine del cinema americano, da Gwyneth Paltrow ad Angelina Jolie, passando per Ashley Judd e molte, molte altre. Per Weinstein è l’inizio della fine. Il produttore è al centro di 6 indagini, è stato espulso dal comitato dell’Accademy e ha dovuto dimettersi dalla sua compagnia.
Bill Cosby
E’ il 2014 quando scoppia la bomba mediatica: il rassicurante protagonista della serie “I Robinson” è accusato di aver molestato giovani attrici per anni. Lui nega, ma le accuse si sovrappongono e, alla fine, saranno 35 le donne che dichiareranno di essere state drogate e violentate dal “dottor Robinson”. Il 7 settembre 2016 il giudice O'Neil, in un'udienza preliminare a Norristown, stabilisce la data d'inizio del processo penale per Cosby in data 5 giugno 2017. Alla testimonianza, inoltre, vengono accolte altre 13 presunte vittime dell'attore, che quasi completamente cieco, avrà diritto a un procedimento rapido.
Ben Affleck
Non è un momento d'oro per Ben Affleck che dopo essersi detto "triste e arrabbiato" con il produttore Harvey Weinstein, accusato di molestie sessuali, ha pagato a livello mediatico il prezzo di una sua vecchia 'bravata'. L'attrice Hilarie Burton lo ha accusato di averle palpato il seno nel corso della diretta di Trl, trasmissione di MTV che conduceva nel 2003. "Ero solo una ragazzina", ha scritto la Burton che all'epoca aveva 21 anni, "Ci risi su per non piangere. Non dimentico". Poche ore dopo l'attore si è scusato via Twitter: "Mi sono comportato in modo inappropriato e mi dispiace". Ma non è finita. Dopo la Burton un'altra attrice ha dimostrato di non gradire le critiche di Affleck su Weinstein, produttore di "Will hunting: Genio Ribelle" che ha consacrato l'attore. E' Rose McGowan che ha definito il collega "un bugiardo" che sapeva e non si è schierato in difesa delle donne. Secondo il New York Times, l'attrice ha raggiunto un accordo di compensazione di 100mila dollari per un incidente avvenuto in una stanza di hotel con Weinstein nel 1997, ai tempi in cui era impegnata sul set di Scream.
Casey Affleck
Fratello del più famoso Ben, l’attore è al centro di una petizione online che ha già superato quota 10.000 firme, ideata da Cameron Bossert, per chiedere che l'attore non partecipi alla cerimonia di consegna dei premi Oscar 2018. "Dopo le rivelazioni che Harvey Weinstein ha molestato e assalito sessualmente molte donne per decenni, l'Academy ha deciso di espellere il produttore dall'organizzazione, ma sapete che un'altra persona accusata di essere un molestatore dovrebbe partecipare alla cerimonia? Nonostante le numerose accuse che gli erano state rivolte, Casey Affleck ha vinto il premio come Migliore Attore per il suo ruolo in Manchester by the Sea. L'attore è stato accusato di aver molestato due donne - state Magdalena Górka e la produttrice Amanda White - che avevano lavorato con lui in un documentario realizzato nel 2010. Le donne hanno rivelato che Affleck ha inviato loro messaggi minacciosi, ha chiesto di dividere la sua stanza di albergo e ha impedito a una di loro di accedere alla propria camera per poter utilizzarla insieme a Joaquin Phoenix per fare sesso con altre due donne".
Woody Allen
Nemmeno l’attore e regista di capolavori come “Io e Annie” è al riparo dalle accuse. E nel suo caso a rendere tutto più difficile è il fatto che la vittima è Dylan Farrow, figlia adottiva di Mia e Woody. Più volte Dylan ha ribadito le accuse sessuali contro il padre, l’ultima nel 2014 in una lettera al New York Times, in cui la giovane sostiene che il regista abusò di lei quando aveva 7 anni, subito dopo l'adozione. "Affermazioni false e vergognose", si è sempre difeso Allen. E quest’anno a scagionare il padre è arrivato l’altro figlio della coppia, Moses Farrow, che ha smentito tutto in un libro: “Ora che non vivo più nel terrore delle sue reazioni, posso dire come lei ci ha fatto il lavaggio del cervello – dice il 36enne – È ovvio che Woody non ha molestato Dylan. Lei gli voleva bene e non vedeva l’ora di vederlo. Non si è mai nascosta da lui finché nostra madre non gli ha creato intorno un’atmosfera di paura e di odio”.
Roman Polanski
L’ultima donna ad accusare il regista di molestie sessuali è stata Robin M., che lo scorso agosto, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Los Angeles insieme all’avvocatessa Gloria Allred, ha raccontato che Polanski abusò di lei in South Carolina nel 1973, quando lei aveva 16 anni. Si tratta dunque di fatti già prescritti. È la terza donna a denunciare di avere subìto abusi da parte di Polanski dopo Samantha Geimer nel 1977, caso quest’ultimo per il quale Polanski si dichiarò colpevole fuggendo però in Europa prima che gli venisse imposta la condanna. E dopo l’attrice Charlotte Lewis, che nel 2010 denunciò pubblicamente di avere subìto abusi sessuali nel 1982 quando aveva 16 anni.
R. Kelly
Conosciuto in Italia soprattutto per la sua “I Believe I Can Fly”, il cantante americano di R’n’B sarebbe andato oltre le molestie, arrivando persino a plagiare mentalmente alcune ragazze che terrebbe segregate nella sua case come “schiave sessuali”. E’ quanto emerge da un’inchiesta di Buzzfeed, secondo cui le donne sarebbero impossibilitate a comunicare con i loro parenti o amici e punite fisicamente se disobbedienti al loro "padrone". A scoperchiare il caso, la denuncia della famiglia di una ragazza che farebbe parte del presunto "harem" dell'artista. Lui, R. Kelly, ormai 50 anni, ha sempre negato tutto, ma i suoi precedenti rendono difficile la sua posizione. Nel 2008, fu accusato di aver girato un filmato pedopornografico, ma fu pienamente assolto. Nel 1994, invece, balzò alle cronache il suo matrimonio - poi annullato - con una quindicenne, la cantante Aaliyah, poi morta nel 2001 in un incidente aereo.
Mike Tyson
Lo scorso luglio, il campione di pugilato Mike Tyson è finito di nuovo sotto indagine con l’accusa di molestie sessuali. A sporgere denuncia, una donna di 35 anni che avrebbe subito molestie la settimana precedente nella sua casa di vacanze a Big Bear Lake, vicino a Los Angeles. Tyson ea già stato arrestato nel 1992 e rilasciato dopo tre anni per aver violentato Desiree Washington, reginetta di bellezza di Rhode Island.
Britney Spears
C’è anche una donna tra le celebrità accusate di molestie. E’ Britney Spears he nel 2010 fu denunciata dal suo bodyguard Fernando Flores. L’uomo raccontò di avere subito ripetutamente avance di inequivocabile natura sessuale e una serie di provocazioni oltre i confini della decenza che l’avrebbero lasciato, queste le sue parole, “scosso e disgustato”. In particolare, Britney ci avrebbe “provato” senza alcun riguardo, molestandolo con mosse provocanti e l’esibizione continua delle sue nudità. La vicenda è finita con un patteggiamento.