Non sono ancora passati due mesi dalla morte di Charles Manson che già infuria la lotta per un'eredità che potrebbe garantire a chi ne guadagnerà il diritto migliaia di dollari di entrate. Il santone hippie condannato all'ergastolo come mandante di nove omicidi avvenuti a Los Angeles nel 1969, tra i quali quello dell'allora moglie di Roman Polanski, Sharon Tate, può contare su un nutrito stuolo di ammiratori, diffusi in tutto il mondo, alcuni dei quali sono pronti a sborsare cifre importanti per assicurarsi gli oggetti appartenuti al leader della "Family" durante decenni di detenzione, o i quadri da lui dipinti dietro le sbarre.
Non solo, chi verrà riconosciuto come erede di uno dei più celebri "mostri" della storia degli Usa avrà diritto allo sfruttamento esclusivo della sua immagine, magari da stampare su magliette e altri gadget, potrà autorizzare la realizzazione di documentari e film sul personaggio e metterà le mani sulla produzione musicale di Manson, che - prima dei massacri a lui attribuiti - fece di tutto per cercare di sfondare come cantante.
Un nipote, un amico di penna e un sedicente figlio
A contendersi il lascito Jason Freeman, che sostiene di essere il nipote di Manson, e Robert Channels, amico di penna per vent'anni del criminale, il quale dichiara di essere in possesso di un documento nel quale Manson disereda tutti i suoi parenti superstiti e lascia tutto a lui. E c'è anche un terzo incomodo, per ora non fattosi avanti in tribunale: Matthew Roberts, un musicista di Los Angeles che sostiene di essere il figlio di Manson, il quale lo avrebbe concepito durante un'orgia. A rivelarlo a Roberts sarebbe stata la sua stessa madre biologica, che lo aveva dato in adozione, conosciuta nel 2001. Roberts, che sfoggia un look ispirato al presunto padre, ha chiesto un test del Dna per provare la sua versione e afferma a sua volta di avere in mano un altro testamento originale che indicherebbe lui come erede universale.
A stabilire chi abbia ragione in una battaglia legale dai toni surreali è una corte di Los Angeles che ieri ha tenuto la prima udienza in materia, conclusasi con un nulla di fatto. A complicare il lavoro dei magistrati è l'assegnazione del cadavere di Manson, al momento congelato a Kern County, nel carcere che lo ospitava, in attesa che ne venga decisa la sorte. Il giudice David J. Cowan ha aggiornato l'udienza affermando che la decisione legale sulle spoglie mortali della diabolica icona pop dovrà essere oggetto di un procedimento separato rispetto a quello che stabilirà a chi andrà l'eredità.
Il mistero dei due testamenti
Freeman e Channels dovranno farsi quindi rivedere in tribunale tra alcune settimane. Freeman sostiene di essere il figlio biologico di Charles Manson Jr., il figlio di Manson e della sua prima moglie Rosalie Willis, suicidatosi nel 1993. Il giudice gli ha chiesto entro venerdì di inoltrare una richiesta scritta per ottenere la salma e di indicare quale, secondo lui, sia la contea il cui tribunale dovrebbe avere la competenza.
Entro il 19 gennaio Channels, che sostiene di essere in possesso del testamento originale del mostro di Bel Air, dovrà replicare. Il 26 gennaio un giudice dovrà stabilire presso quali corti dovranno tenersi i due procedimenti. Legalmente, infatti, il tribunale competente è quello della contea dove l'interessato aveva domicilio. Ma c'è un dubbio interpretativo da risolvere: l'ultima dimora di Manson è stata Los Angeles, dove viveva da uomo libero, o Kern?
Il giudice ha invitato Channels, un collezionista di memorabilia mansoniani, a assumere un avvocato per la bisogna. "Ne ho chiamati cinquanta", ha raccontato Channels al Los Angeles Times, "la metà ha riattaccato e l'altra metà ha riso". Channels sostiene di aver stretto una relazione epistolare trent'anni fa con Manson, che quindici anni dopo gli avrebbe spedito le sue ultime volontà.
Grossomodo allo stesso periodo risalirebbe il testamento che Roberts sostiene di avere in mano. Anch'egli scambiava lettere con Manson ma aveva iniziato più tardi, nel '97. Sarebbe stato tale Ben Gurecki, ex compagno di detenzione del presunto padre, a consegnargli il documento con le sue ultime volontà. Roberts, al momento, rimane però fuori dai giochi, non essendosi presentato all'udienza, e non è improbabile si tratti di un mitomane. Gurecki, da parte sua, afferma di essere stato nominato da Manson suo esecutore testamentario.
Quanto vale l'eredità di Manson?
"Riteniamo che Manson valga più di quanto chiunque possa immaginare", dichiarò in passato Mike Smith, agente di Roberts, "c'è un sacco di denaro lì". Stabilire quanto non è però semplice. I media riportano stime, difficili da verificare, secondo le quali Manson, nei quasi cinquant'anni passati in prigione, avrebbe incassato 250 mila dollari dai diritti sulla sua immagine. Le royalty di un suo brano, "Look at Your Game, Girl", che fu rivisitato dai Guns'N'Roses nel 1993, sono state concesse da un tribunale al figlio di una delle vittime. Quelle di "Never Learn Not To Love", un pezzo dei Beach Boys ispirato a una composizione di Manson (che era amico del batterista della band, Dennis Wilson) sono invece da assegnare.
Dei contendenti, Channels è quello che sembra già avere un'idea di come far fruttare l'eredità, nel caso gli venga assegnata. Suo è il sito internet Mansonsbackporch.com, un museo online contenente, fotografie e scritti di Manson e altro materiale su di lui. Il sito fino a poco tempo fa conteneva anche registrazioni di conversazioni telefoniche tra Channels e Manson, poi cancellate in seguito al decesso di quest'ultimo. Esiste però una sezione denominata "Canteen" che risulta "in costruzione" da anni e promette di consentire presto l'acquisto di "edizioni limitate" e cimeli "difficili da trovare" della Family. E il cadavere? Sia Freeman che Channels giurano che lo cremeranno e ne spargeranno le ceneri. Niente mausoleo per Charles Manson: diventerebbe una calamita per esagitati e fanatici da tutti gli angoli del globo.