A Taiwan c’è un problema con la carta igienica. Negozi e rivenditori hanno assistito nelle ultime ore a un vero assalto da parte dei cittadini, dopo che è stata diffusa la notizia di un futuro aumento, tra il 10% e il 30%. Una misura, secondo il Ministero dell’Economia dell’isola (MOEA), derivante dal costo, sempre più alto, delle materie prime.
Tra gli esempi che sono stati fatti ci sono gli incendi boschivi in Canada e l’interruzione della produzione in Brasile: la pasta di cellulosa, e gli altri materiali che vengono usati per realizzare carta igienica, sono passati da un prezzo di 650 dollari a 800 dollari a tonnellata.
Ma la YFY, che fornisce il bene casalingo ai negozi di Taiwan, ha fatto sapere che la situazione sarebbe molto peggiore sfiorando un aumento del 50%. E la maggiorazione dei costi riguarderebbe anche imballaggio e trasporto (BBC).
Una vera “apocalisse”
Molti negozi hanno affermato di aver terminato il prodotto già nella serata di domenica con gli scaffali che sono stati completamente svuotati. ET Mall, una delle catene più attive del Paese, ha detto che tra i suoi 20 articoli più venduti ben 6 appartenevano a marche di carta igienica. Allo stesso tempo, però, i vertici dell’azienda hanno assicurato che saranno in grado, a breve, di rimpinguare le loro scorte per rifornire coloro che sono rimasti senza.
Wu Cheng-hsueh, vicedirettore generale del Dipartimento per la protezione dei consumatori di Taiwan, ha dichiarato che i quattro maggiori rivenditori del paese, Carrefour, RT-Mart, A.mart e PX Mart, hanno promesso che i prezzi della carta igienica non saliranno fino a metà marzo e ha esortato gli abitanti a non farsi prendere dal panico.
Wu ha detto inoltre che seguirà, da molto vicino, la vicenda anche per capire che cosa ha, davvero, fatto partire quella che è stata ribattezzata dai media locali come una vera “TPapocalypse” (Taiwan News)
E nel resto del mondo?
No, non stiamo parlando di un problema globale. La particolarità sembra colpire, per ora, solo la piccola isola asiatica. Negli Stati Uniti, come racconta ancora la BBC, si prevede che la concorrenza porti un effetto contrario con la diminuzione del prezzo e con più benefici per gli acquirenti.