La nave anti-migranti 'C-Star', in avaria nel Mediterraneo, ha rifiutato l'aiuto della 'Sea-Eye', la nave della ong che era stata incaricata dal centro di coordinamento soccorsi di Roma di prestare soccorso agli estremisti di destra. "Contattati via radio - spiega la 'Sea-eye' in un tweet - gli identitari hanno rifiutato ogni aiuto. La Sea-Eye è quindi tornata in zona Sar (Search and rescue, ndr) su indicazioni" del Centro di coordinamento del soccorso marittimo.
La C-star, nave del progetto Defend Europe - nato dal movimento "Generazione Identitaria" un'organizzazione 'multinazionale di estrema destra, francese, italiana e tedesca nata nel 2012 - n avaria nel Mediterraneo e, per colmo di ironia, è stata soccorsa dall'equipaggio della Sea-Eye imbarcazione della Ong omonima, che pattugliava quello stesso tratto di mare per il salvataggio dei migranti.
E' stato un portavoce di Sophia, come viene chiamata l'operazione Eunavformed, a informare il direttore di Sea-Eye, Michael Busch Heuer, che la nave era in difficoltà e alla deriva. "Dal momento che il Sea-Eye è il più vicino alla C-Star, appena partita dal porto di Famagosta, dove era stata messa sotto sequestro, siamo stati incaricati dalla capitaneria di porto di Roma (che cordina i salvataggi nel Mediterraneo Occidentale) di fornire aiuto alla nave" si legge sulla pagina Facebook dell Ong. "Aiutare in situazioni di pericolo è il dovere di chiunque sia in mare - senza distinzioni di origine, colore, religione o mentalità" ha commentato Michael Busch Heuer. Ma l'aiuto, a quanto risulta ad Agi, è stato alla fine rifiutato.
(notizia aggiornata l'11 agosto 2017 alle ore 20,45)