Roma - Nel giorno in cui i cittadini del Regno Unito si recano alle urne per decidere sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Unione europea, le borse europee vanno in rally. I mercati scommettono sul 'Remain', anche se il rischio Brexit non e' del tutto scongiurato. A meta' mattinata l'ultimo sondaggio disponibile pronostica il 'Remain' al 52% e non e' escluso che le grandi banche d'affari abbiano ingaggiato privatamente sondaggisti per ottenere exit poll. Londra sale dell'1,16%, con bancari ed energetici sugli scudi. A Milano l'indice Ftse Mib segna +2,8%. Francoforte avanza del'1,68%03% e Parigi cresce dell'1,7%. In mattinata Tokyo ha chiuso a +1,07% e Hong Kong a +0,35%, mentre Shanghai e' arretrata dello 0,47%.
Anche la sterlina vola ai massimi dall'inizio dell'anno, a dimostrazione che i mercati non sembrano agire del tutto alla cieca, sebbene ufficialmente si continui a parlare di un testa a testa tra i 'Si' e i 'No' alla Brexit. La divisa britannica avanza dell'1,38% a 1,4910 sul biglietto verde, non lontanissima da quota 1,50 dollari.
Anche l'euro si apprezza, oltrepassando di poco quota 1,14 dollari e lo yen perde terreno. In rialzo il prezzo del petrolio, con i future sul Light crude Wti in aumento di 79 cent a 49,90 dollari e quelli sul Brent che salgono di 85 cent a 50,73 dollari. Si allenta la tensione sui rendimenti dei periferici, con lo Spread tra Btp e Bund sotto quota 130 punti, dopo esere schizzato solo qualche giorno fa sopra 150 punti, sulla scia dei timori della Brexit. (AGI)