Un "terremoto che cambia la mappa politica della Gran Bretagna": le parole 'rubate' a Boris Johnson dopo la valanga che ha travolto il Labour fotografano la vittoria schiacciante del premier britannico alle elezioni anticipate, che allontana definitivamente il Regno Unito dall'Ue e lo avvicina ancora di più a Washington.
I Tory conquistano la maggioranza assoluta, ben oltre i 326 seggi necessari. Il numero d'oro è 364 (manca un collegio ai risultati definitivi), 47 seggi in più dell'ultimo voto di due anni e mezzo fa, un successo di thatcheriana memoria, come sottolinea il premier.
Dall'altra parte, il Labour si ferma a 203 (59 in meno del 2017) e perde il suo leader: Jeremy Corbyn, l'immagine del peggior risultato elettorale dal 1935, si dimetterà all'inizio del 2020, "appena sarà scelto il successore". "Non credo che le mie politiche fossero invotabili, ha dominato la Brexit", commenta.
La Gran Bretagna regala quindi a BoJo un mandato forte per andare fino in fondo con la Brexit. Il Partito nazionale scozzese (Nsp) di Nicola Sturgeon conquista 48 seggi (+13), esulta e punta i piedi, chiede un secondo referendum sull'indipendenza: "Il nostro futuro deve essere nelle nostre mani", "gli scozzesi hanno detto basta, Johnson ci ascolti, non ha alcun mandato per portarci fuori dall'Ue", avverte.
Peggio del previsto i LibDem, 11 seggi (-1) e l'addio della leader Jo Swinson, che non viene rieletta e si dimette, lasciando il posto a Ed Davey e Sal Brinton. Arretrano a 8 (-2) gli unionisti irlandesi del Dup e per la prima volta sono superati dai partiti nazionalisti anti-Brexit.
I Verdi annunciano di aver aumentato il loro numero di voti del 60%, come nessun altro partito, sono più di 850.000, oltre 200 mila in più del Brexit Party.
"Dobbiamo capire ora che terremoto abbiamo creato, il modo in cui abbiamo cambiato la mappa politica in questo Paese, dobbiamo affrontare le conseguenze di tutto questo. Cambiare il nostro partito per essere all'altezza degli eventi, affrontare la sfida che il popolo britannico ci ha assegnato", è l'esultanza di Johnson secondo le orecchie di BuzzFeed.
Il premier twitta "siamo la più grande democrazia del mondo" e davanti alle telecamere, assicura: "Andremo avanti con la Brexit entro il 31 gennaio, uniti, è la decisione indiscutibile del popolo".
L'Ue, chiede "chiarezza" e il voto Parlamento britannico sull'accordo per Brexit "il piu' presto possibile", mentre la cancelliera tedesca, Angela Merkel avverte: "Avremo un concorrente alle nostre porte".
Intanto, Donald Trump incorona l'amico BoJo: "Celebrate la sua fantastica vittoria". Il presidente Usa sente avvicinarsi il momento tanto atteso: "Ora siamo liberi di concludere con la Gran Bretagna un nuovo vasto accordo commerciale, dopo la Brexit. Questo accordo ha il potenziale per essere molto più grande e più redditizio di qualsiasi accordo che potrebbe essere fatto con l'Ue".