BlackBerry, la compagnia madre di uno degli antenati dei moderni smartphone, ha fatto causa a Facebook per violazione di copyright, accusando la compagnia di aver "creato applicazioni di messaggistica mobile" basate sui suoi brevetti, in particolare per quanto riguarda i sistemi di sicurezza e di notifica. Nel ricorso legale, presentato presso una corte distrettuale californiana, si sostiene addirittura che prodotti come WhatsApp, Instagram e Facebook Messenger utilizzino protocolli di rete dell'azienda canadese, che oggi si è reinventata come produttore di software dopo il tramonto del suo prodotto più iconico, surclassato dalla concorrenza di Apple e Samsung.
Velenosa la replica di Facebook, affidata al vicepresidente Paul Grewal, secondo il quale "la causa intentata da BlackBerry riflette tristemente lo stato attuale del settore della messaggistica: avendo abbandonato i suoi sforzi per innovare, ora BlackBerry cerca di 'tassare' l'innovazione altrui. Intendiamo combattere".
La battaglia dei brevetti come modello di business?
"Facebook in passato ha copiato numerosi prodotti della concorrenza, dai 'check in' di Foursquare alle 'storie' e alle 'faccine' di Snapchat", sottolinea ReCode, "ma l'industria digitale si evolve in maniera così rapida e le compagnie prendono così tante idee l'una dall'altra che spesso questi prodotti "copiati" non meritano davvero una costosa battaglia legale a tutto campo. Può darsi, però, che BlackBerry stia cercando proprio questo. L'azienda sembra stia usando le sue decine di migliaia di brevetti come una sorta di modello di business. Lo scorso anno BlackBerry ha fatto causa a Nokia per violazione di brevetti e ha portato a casa oltre 800 milioni di dollari in un patteggiamento con Qualcomm. Fece inoltre causa al fornitore di servizi di comunicazione d'impresa Avaya nel 2016". Una tesi alla quale BlackBerry ha replicato con una nota, affermando che "proteggere i beni degli azionisti e la proprietà intellettuale è il lavoro di ogni amministratore delegato, non è al centro della strategia di BlackBerry".
"Abbiamo molto rispetto per Facebook e il valore che danno ai servizi di messaggistica, alcuni dei quali sono stati inventati da BlackBerry", sottolinea il portavoce del gruppo, "da leader nella cybersecurity e nei software incorporati, BlackBerry ritiene che Facebook, Instagram e WhatsApp possano essere grandi partner nel nostro cammino verso un mondo connesso in modo sicuro e continuiamo a mantenere la porta aperta per loro. Ad ogni modo, abbiamo solidi motivi per ritenere che Facebook abbia violato la nostra proprietà intellettuale e, dopo diversi anni di dialogo, abbiamo anche l'obbligo nei confronti dei nostri azionisti di attuare le opportune contromisure legali".