Il presidente Joe Biden ha confermato la sua accusa alle forze di Vladimir Putin, che a suo dire stanno commettendo un genocidio in Ucraina. "Sì, l'ho chiamato genocidio", ha detto Biden ai giornalisti quando gli è stato chiesto delle sue precedenti affermazioni. "È diventato sempre più chiaro", "le prove stanno aumentando, è diverso dalla scorsa settimana".
"Putin sta cercando di cancellare l'idea di essere ucraini", ha avvertito Biden. "Lasceremo agli avvocati decidere come qualificarlo a livello internazionale, ma sicuramente a me sembra così", ha aggiunto.
Putin’s invasion of Ukraine has driven up gas prices and food prices all over the world. 70% of the increase in prices in March came from the Putin Price Hike.
— President Biden (@POTUS) April 12, 2022
I’m doing everything I can to bring down prices and address the Putin Price Hike.
L'ambasciatore italiano all'Onu, 5 punti per fine stupri
"Siamo profondamente preoccupati per i ripetuti attacchi ai civili, compresi donne e bambini, e per le testimonianze e i racconti di atti di violenza sessuale legati al conflitto, compresi stupri, perpetrati dall’esercito russo a danno di donne e bambine". Lo ha detto l’ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, Maurizio Massari, nel corso del suo intervento al Consiglio di sicurezza. La seduta era incentrata sul tema della violenza sessuale nel contesto dei conflitti. Ribadendo la condanna "all'aggressione ingiustificata" della Russia contro l’Ucraina, il rappresentante permanente d’Italia ha posto l’accento sulle violenze sessuali come tattica di guerra. "Sono aberranti violazioni dei diritti umani e crimini di guerra", ha aggiunto Massari, che ha evidenziato le "cinque priorità” per l’Italia: la prevenzione della violenza sessuale a partire dai tempi di pace, adottando norme a livello nazionale che siano "abbastanza forti da prevenire abusi e violazioni in tempi di guerra"; avviare un forte cambio di paradigma a difesa della cultura dell’uguaglianza di genere, per promuovere l’emancipazione delle donne e la loro "piena, equa e fattiva partecipazione ai processi decisionali"; in linea con la risoluzione 2467 del Consiglio di Sicurezza, "sviluppare approcci che si concentrino sui sopravvissuti così da dare priorità ai diritti e bisogni delle vittime”; fare leva sul ruolo di protezione dei civili svolto dal peacekeeping Onu e "combattere l’impunità e assicurarsi che i colpevoli di violenze sessuali legate ai conflitti rispondano dei loro crimini".
Il governatore di Odessa: colpita una nave russa nel Mar Nero
Le forze ucraine hanno danneggiato una nave da guerra russa nel Mar Nero con un attacco missilistico. La conferma arriva dal governatore di Odessa Maksym Marchenko. "Missili Neptune hanno causato gravissimi danni alla nave russa. Gloria all'Ucraina!" ha scritto Marchenko su Telegram. Il consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych ha affermato che "c'è una sorpresa per l'ammiraglia della flotta russa del Mar Nero", la Moskva. "In questo momento sta bruciando e con il mare in tempesta non si sa se saranno in grado di ricevere aiuto. Ci sono 510 membri dell'equipaggio", ha detto in una trasmissione su YouTube. Non ci sono conferme dell'attacco da parte dell'esercito russo. La nave Mosvka è nota perché all'inizio della guerra, dopo aver intimato la resa a 13 soldati ucraini a guardia dell'isola dei Serpenti, gli è stato risposto, "andate al diavolo".
La Casa Bianca, possibili altre sanzioni contro Mosca
Gli Usa valutano nuove sanzioni contro la Russia per la sua invasione dell'Ucraina: lo ha spiegato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in una conferenza stampa, precisando che fra i potenziali soggetti colpiti vi sono altre istituzioni finanziarie.
Media, incrociatore russo colpito da missili Neptune
L'incrociatore missilistico Mosca della flotta russa del Mar Nero è stato colpito dai missili ucraini Neptune. Lo riporta l'agenzia di stampa ucraina Unian aggiungendo che la nave è in fiamme. La notizia, precisa Unian, è stata data dal giornalista Serge Marco "e le sue informazioni sono già state confermate dall'amministrazione statale regionale di Odessa", si legge.
La Casa Bianca: a Bucha e Mariupol è genocidio
Bucha e Mariuopol, ma anche Kramatorsk, "sono tutti esempi di violazioni dei diritti umani da parte della Russia in Ucraina". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla dichiarazione del presidente Joe Biden che Putin sta compiendo un genocidio. "Il presidente lo ha detto due volte ieri e parlava basandosi su cio' che ha visto, sulle atrocita' compiute sul terreno", ha detto.
Il presidente polacco, non è guerra ma terrorismo
"Questa non è una guerra, è terrorismo": lo ha detto il presidente polacco, Andrzej Duda, in visita a Kiev. "Se qualcuno invia aerei e soldati a bombardare zone residenziali e uccidere civili non è guerra. E' crudeltà, banditismo, terrorismo", ha affermato Duda in una conferenza stampa.
La vice premier: "A Mariupol è catastrofe umanitaria"
"Spero tanto che la Russia non prenda mai Mariupol. Però è veramente una catastrofe umanitaria perché per tre giorni abbiamo cercato di aprire dei corridoi umanitari per salvare gli abitanti. Ma la Russia cinicamente non lo permette. Noi, oggi, non siamo riusciti ad entrare perché è completamente chiuso ogni ingresso. Domani però proveremo ancora". Lo ha detto Iryna Vereshchuk, vicepremier dell'Ucraina, intervenendo a 'Porta a Porta'."Le armi (dell'Occidente, ndr) non arriveranno in tempo. Servivano ieri. Putin sta infatti preparando un grande attacco e le regioni di Donetsk e Luhansk stanno soffrendo", ha aggiunto sottolineando che "i russi stanno lanciando bombe al fosforo, stanno distruggendo tutte le infrastrutture nella regione di Luhansk, ma ci sono ancora posti in cui la nostra resistenza tiene. Meglio comunque che arrivino domani queste armi e non più tardi. Perché il tempo è veramente poco", ha concluso Vereshchuk.
Il vicesindaco di Mariupol: "Sono 130 mila le persone intrappolate"
"Prima dell'assedio, oltre centomila persone hanno lasciato la città liberamente, dopo l'assedio siamo riusciti a far evaquare molte persone grazie ai corridoi umanitari, inoltre circa 40 mila persone sono state deportate in Russia. Ma oltre 130 mila persone restano intrappolate in città" ha detto il vicesindaco di Mariupol Sergey Orlov, ospite a Otto e mezzo su La7.
Il vicesindaco di Mariupol: "La città è difesa dai nostri militari"
"Mariupol é assediata da molto tempo dai russi, circa 40 giorni e tutti i giorni sentiamo che la Russia dice di controllare la città, che però rimane ucraina e difesa dai nostri militari. E' vero che la parte nord orientale e occidentale della città sono occupate dai russi, ma il battaglione Azov controlla il resto della città e le zone industriali". Così il vicesindaco di Mariupol Sergey Orlov, ospite di Otto e mezzo su La7.
Zelensky: "Il rifiuto di Macron sul genocidio genocidio ferisce molto"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, esprime un grande dispiacere per il rifiuto del suo omologo francese, Emmanuel Macron, di affermare che le uccisioni in Ucraina sono un "genocidio". "Se vere, queste sue parole ci feriscono molto", ha detto Zelensky in una conferenza stampa con i capi di Stato di Polonia, Lituania, Estonia e Lettonia, in visita nella capitale ucraina.
Mosca, sanzioni per 87 senatori del Canada
Il ministero degli Esteri russo ha annunciato sanzioni contro 87 senatori canadesi come rappresaglia per le misure punitive varate da Ottawa per la guerra in Ucraina.
Mosca, sanzioni per 398 membri Congresso Usa
La Russia ha annunciato sanzioni per 398 membri del Congresso americano come rappresaglia per le misure punitive sull'Ucraina, aggiungendo che saranno seguite da altre sanzioni.
Biden, nuovi aiuti militari Usa per 800 milioni di dollari
Gli Usa forniranno nuovi aiuti militari a Kiev per un valore di 800 milioni di dollari: lo ha annunciato in una nota il presidente americano, Joe Biden. "Questo nuovo pacchetto di aiuti includerà molti sistemi di armi altamente efficaci che abbiamo già fornito e nuove armi utili per far fronte all'ampia offensiva che riteniamo che lancerà la Russia nell'Est dell'Ucraina", afferma Biden nel comunicato.
Today, I spoke with President Zelenskyy and shared with him that my Administration is authorizing an additional $800 million in weapons, ammunition, and other security assistance to Ukraine. pic.twitter.com/i1xlClxnUB
— President Biden (@POTUS) April 13, 2022
Dopo Biden, anche Trudeau parla di "genocidio"
Anche il premier canadese Justin Trudeau, ha parlato di "genocidio" in Ucraina da parte delle forze russe, evocando le parole usate dal presidente americano Joe Biden-. Accuse giudicate inaccettabili dal Cremlino e sulle quali anche il presidente francese Emmanuel Macron ha preso le distanze, denunciando "crimini di guerra" ed evitando una "escalation verbale".
Uccisi oltre cento civili nella regione di Sumy
Sono oltre cento i civili uccisi nella regione ucraina di Sumy durante l'occupazione delle truppe russe ma il bilancio è destinato ad aggravarsi. Molte sono ancora le persone ritenute in prigionia o risultate scomparse. E' quanto ha riferito il capo dell'amministrazione militare della regione di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, durante un briefing all'Ukraine Media Center di Kiev secondo quanto riportato dall'agenzia Ukrinform. "Più di cento civili sono stati uccisi, ma purtroppo questo numero cresce di giorno in giorno a mano a mano che ritroviamo i corpi. Con i polsi legati, con tracce di tortura e un proiettile in testa. E' orribile. Molti sono scomparsi e ci sono persone che sono state prese prigioniere. Una squadra di negoziatori sta lavorando sui loro casi. Ci sono un sacco di cittadini la cui sorte resta ignota. Abbiamo ritrovato lungo le strade e le autostrade, e nei boschi, automobili che sono state colpite da proiettili ma non sappiamo cosa sia accaduto ai loro occupanti", ha aggiunto Zhyvytskyi.
Mosca: raid su comandi di Kiev se continuano gli attacchi in Russia
Mosca ha minacciato di colpire i centri di comando ucraini, compresi quelli a Kiev, se le forze ucraine continueranno ad attaccare strutture in Russia. "Vediamo i tentativi delle truppe ucraine di condurre sabotaggi e attacchi in territorio russo. Se simili casi proseguono, le forze armate russe colpiranno i centri decisionali ucraini, compresi quellia Kiev", ha affermato il ministero della Difesa russo in una nota.
La Casa Bianca annuncia una telefonata Biden-Zelensky sugli aiuti
Il presidente Usa, Joe Biden, ha parlato al telefono con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky degli aiuti americani. Lo ha riferito la Casa Bianca.
Parigi, Mosca pensa a un'offensiva larga scala a sud-est
Le forze russe stanno pianificando una nuova "offensiva su larga scala" per "conquistare" il Donbass nell'Ucraina orientale. È quanto affermato dal portavoce militare francese, Pascal Ianni, sostenendo che "entro i prossimi giorni, forse 10, Russia potrebbe rilanciare i suoi sforzi con un'offensiva su larga scala nell'Est e nel Sud per conquistare le regioni di Donetsk e Luhansk o addirittura arrivare fino al fiume Dnipro se le loro capacità lo permettono". Al momento, ha aggiunto, "non ci sono avanzamenti significativi in termi di conquiste territoriali per le forze di Mosca sul fronte orientale".
Osce, la Russia sta violando il diritto umanitario
La Russia in Ucraina sta mettendo in atto "chiari schemi di violazioni del diritto umanitario internazionale". È quanto si legge in un rapporto dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce), nel quale si sostiene che se Mosca avesse rispettato gli obblighi internazionali, "il numero dei civili uccisi o feriti sarebbe rimasto molto più basso".
Di Maio a Cnn, ambizioni legittime dei Paesi che vogliono aderire alla Nato
"Penso che le ambizioni dei Paesi che vogliono aderire alla grande alleanza Nato siano legittime. Sarà un importante processo, ovviamente è un processo che deve rispettare la sovranità dei popoli e quindi i loro governi, le loro istituzioni decideranno". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un'intervista alla Cnn.
"Dobbiamo continuare a costruire una Nato sempre più unita, perché questa alleanza garantisce la sicurezza di tutti noi, ed è non solo un'alleanza a difesa dei nostri popoli, ma anche delle nostre democrazie. Il lavoro che dobbiamo riuscire a fare nei prossimi anni è irrobustire gli anticorpi delle nostre democrazie, perché sono il vero argine alla guerra e alle instabilità", ha aggiunto il capo della diplomazia.
Di Maio a Cnn, nessun veto su nuove sanzioni alla Russia
Da parte dell'Italia non c'è nessun tipo di veto su nuove sanzioni. Siamo attivi sin dal primo giorno di questa guerra per diversificare le nostre fonti energetiche". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un'intervista alla Cnn. "Io sono stato in Algeria, in Mozambico, in Congo, in Angola, in Qatar e in Azerbaigian: abbiamo costruito nuove partnership energetiche. Con il presidente del Consiglio Mario Draghi - ha aggiunto il titolare della Farnesina - due giorni fa siamo stati in Algeria per firmare un accordo da 9 miliardi di metri cubi in più di gas verso l'Italia".
Zakharova, piaccia o no la questione Crimea è chiusa
"Piaccia o no il futuro della Crimea è con la Russia, è una questione chiusa e non ci sono sanzioni che possano cambiarlo". Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel suo briefing settimanale.
Jersey congela 7 miliardi di beni collegati ad Abramovich
Le autorità di Jersey, l'isola più grande del Canale della Manica dipendenza autoregolamentata del Regno Unito, hanno annunciato il congelamento di "beni stimati in oltre 7 miliardi di dollari sospettati di essere collegati" all'oligarca russo Roman Abramovich, ai sensi a un ordine del tribunale.
Le perquisizioni sono state effettuate anche in locali a Jersey "sospettati di essere collegati alle attività commerciali" di Abramovich, secondo il comunicato stampa. L'oligarca è nella lista delle persone sanzionate dal Regno Unito a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina.
Zakharova, la Svezia è al fianco dei nazisti come in passato
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel suo briefing settimanale, ha attaccato la Svezia per la sua intenzione di chiedere l'adesione alla Nato, affermando che Stoccolma giè in passato era stata al fianco dei nazisti fornendo materie prime e sostegno logistico al Terzo Reich, pur restando neutrale nella Seconda Guerra Mondiale. "Non avendo fatto i conti con il passato e non avendo ammesso di essere stati dalla parte sbagliata della storia, per loro è più difficile oggi stare dalla parte giusta", ha detto Zakharova.
Peskov, scambio per Medvedchuk? è un politico straniero
Il Cremlino ha respinto l'idea di uno scambio di prigionieri che coinvolga l'oligarca ucraino filo-Putin, Viktor Medvedchuk, arrestato ieri dagli 007 di Kiev. "È un politico straniero, non ha nulla che fare con l'operazione speciale" in Ucraina, ha spiegato il portavoce Dmitri Peskov.
Ieri il presidente Volodymyr Zelensky aveva annunciato l'arresto dell'oligarca amico del presidente russo, fuggito dagli arresti domiciliari, e aveva proposto di scambiarlo con soldati ucraini fatti prigionieri dalle forze di Mosca.
Zakharova, la Nato vuole che la guerra non finisca mai
La Nato vuole che "la guerra non finisca mai e che i morti continuino a crescere" e per questo continua a fornire armi all'Ucraina. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel suo briefing settimanale. Zakharova ha affermato che "l'Unione Europea sta degradando in un'unione politica e militare" e ha risposto alle accuse occidentali di crimini guerra affermando che "criminali sono le azioni di Nato e Ue".
Zakharova, Kiev ammetta che non vuole negoziare
L'Ucraina dovrebbe ammettere che "non intende negoziare". Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel suo briefing settimanale, affermando che la trattativa è "in stallo" a causa dei Paesi occidentali che spingono l'Ucraina a non cercare un'intesa. "L'Occidente non vuole tornare a una normalizzazione, al contrario, fanno l'opposto", ha proseguito la portavoce, puntando il dito sul "torrente di narrazione insensata" e "russofobica" che giunge dai media occidentali.
Zakharova ha ribadito che i corpi in abiti civili trovati a Bucha sarebbero una messinscena delle forze ucraine, chiedendo perché i cadaveri fossero rimasti per giorni senza sepoltura, ed è tornata ad attribuire a Kiev la strage compiuta dal missile caduto sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk. La portavoce ha quindi accusato l'Ucraina di preparare "nuove provocazioni" a Sumy e in altre regioni dalle quali i russi si sono ritirati.
Vicepremier Ucraina, aiutateci a fermare genocidio
"Se il mondo non interviene, la Russia non si fermera'. Il sangue dei civili ucraini deve smettere di scorrere". Lo ha detto Olga Stefanishyna, vice primo ministro dell'Ucraina, intervenendo in collegamento video con le commissioni Diritti umani e Contro l'odio del Senato. L'esponente del governo di Kiev ha parlato degli orrori commessi dall'esercito russo contro i civili in queste settimane di guerra.
"Ogni giorno emergono dettagli sempre più orribili. Torture, sepolture di massa, violenze sessuali, brutalità commesse davanti ai bambini, minori stuprati. Si sta rivelando la vera faccia dell'esercito russo, di ogni singolo soldato. Queste atrocità avvengono in tutto il territorio occupato, non solo a Bucha. Ci sono decine di paesi dove la gente è stata fucilata in strada. Abbiamo visto missili contro ospedali e asili nido. Mariupol non esiste più", ha poi affermato.
Peskov, telefonata Putin-Macron non ancora in programma
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato ai giornalisti che al momento "non è ancora in programma" una conversazione telefonica tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente francese, Emmanuel Macron. Ieri Macron aveva dichiarato al canale televisivo France-2 che prevedeva di tenere nuove conversazioni telefoniche con Putin e con il presidente ucraino Vladimir Zelensky "nei prossimi giorni".
Yellen, chi ostacola le sanzioni subirà le conseguenze
Chi ostacola le sanzioni occidentali contro la Russia e non condanna la sua "bieca guerra" all'Ucraina si dimostra poco lungimirante e pagherà le conseguenze della sua posizione. Lo ha dichiarato il segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, a una conferenza dell'Atlantic Council. Yellen non ha nominato nessun Paese specifico ma il principale destinatario del monito sembra la Cina.
Peskov, mai nessun rapporto dietro le quinte Medvedchuk-Russia
La Russia non ha mai avuto alcun rapporto dietro le quinte con Viktor Medvedchuk, l'oligarca ucraino arrestato ieri dai servizi segreti di Kiev, altrimenti questo avrebbe lasciato il Paese prima dell'inizio dell'operazione di Mosca contro il vicino. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "La sua posizione è sempre stata trasparente, non ha mai avuto alcuna relazione dietro le quinte con la Russia", ha sottolineato.
Cremlino, inaccettabili le accuse di Biden a Putin
Il Cremlino ha attaccato il presidente americano Joe Biden, definendo "inaccettabili" le accuse di genocidio in Ucraina che il capo della Casa Bianca ha lanciato contro l'omologo russo Vladimir Putin. "Siamo categoricamente in disaccordo e consideriamo inaccettabile ogni tentativo di distorcere la situazione in questo modo. Tanto più che vengono dal presidente degli Stati Uniti, Paese le cui azioni nella storia recente sono ben note", ha commentato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
Mosca, forniture armi Nato sono obiettivi legittimi
La Russia considererà i veicoli statunitensi e Nato che trasportano armi sul territorio ucraino come "bersagli militari legittimi". Lo ha affermato il viceministro degli esteri russo, Sergei Ryabkov, all'agenzia Tass. "Avvertiamo che i trasporti di armi USA-Nato attraverso il territorio ucraino saranno da noi considerati obiettivi militari legali, ha detto Ryabkov, "stiamo facendo capire agli americani e agli altri occidentali che i tentativi di rallentare la nostra operazione speciale, per infliggere il massimo danno ai contingenti russi e alle formazioni delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk saranno duramente repressi"
Scholz, sì ad armi ma la Germania non diventi parte guerra
La Germania continuerà a consegnare armi all'Ucraina ma in modo "ragionevole" e nell'ottica di impedire che Berlino venga trascinata nel conflitto. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un'intervista alla radio pubblica Rbb. Scholz ha affermato che intende consegnare a Kiev "armi corrette e ragionevoli" per le quali ci sono munizioni e pezzi di ricambio e per le quali nessun soldato deve recarsi in Ucraina. Le forniture, ha aggiunto, "impediranno alla Nato, agli stati della Nato e alla Repubblica federale di Germania di diventare parte della guerra". Queste frasi possono essere interpretate come una conferma della resistenza di Scholz, e in generale dei socialisti tedeschi, alle richieste dei Verdi e dei liberali, alleati di governo, di inviare armi offensive all'Ucraina.
Consiglio Ue, una missione aiuterà in indagini crimini
Il Consiglio Ue ha modificato il mandato della missione consultiva dell'Ue per la riforma del settore della sicurezza civile in Ucraina (Euam Ukraine) in modo che possa fornire anche sostegno alle autorita' ucraine per facilitare le indagini e il perseguimento di eventuali crimini internazionali commessi nell'invasione russa.
L'Euam Ukraine fornirà alle autorità ucraine consulenza strategica e formazione su questioni correlate. Puo' inoltre donare fondi o attrezzature alle autorita' investigative. La missione garantirà una stretta cooperazione con la Corte penale internazionale e con Eurojust, nonché con gli Stati membri che agiscono a diretto sostegno delle indagini e del perseguimento dei crimini internazionali in Ucraina.
Euam Ukraine è una missione civile non esecutiva istituita il 22 luglio 2014. Ha iniziato ad operare il primo dicembre 2014. Il suo obiettivo generale è sostenere l'Ucraina nello sviluppo di servizi di sicurezza sostenibili, responsabili ed efficienti che rafforzino lo Stato di diritto.
Kiev delusa dal rifiuto di Macron a parlare di genocidio
Il Ministero degli Affari Esteri ucraino ha espresso disappunto per le dichiarazioni del presidente della Francia, Emmanuel Macron, che non riconosce come genocidio gli atti criminali commessi dalle truppe russe nel Paese.
"Il rifiuto del presidente della Francia Emmanuel Macron a riconoscere il genocidio degli ucraini dopo tutte le esplicite dichiarazioni della leadership russa e le azioni criminali delle truppe russe è deludente", ha riferito il portavoce del dicastero, Oleh Nikolenko, all'agenzia Ukrinform.
Peskov, non ci sono contatti ad alto livello Usa-Russia
Al momento non ci sono contatti ad alto livello, tantomeno fra le presidenze, di Russia e Usa. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un punto stampa rispondendo a una domanda dei giornalisti.
Viminale, finora accolti in Italia 91.846 profughi ucraini
Sono 91.846 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina arrivate fino a oggi in Italia, 87.912 delle quali alla frontiera e 3.934 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Lo rende noto il Viminale precisando che si tratta di 47.499 donne, 10.368 uomini e 33.979 minori.
Le città di destinazione dichiarate all'ingresso in Italia sono tuttora Milano, Roma, Napoli e Bologna. L'incremento, rispetto a ieri, è di 709 ingressi sul territorio nazionale.
Di Maio, risposta ferma all'aggressione russa
"Il governo, con la Farnesina in prima linea, è impegnato con i suoi partner e alleati a fornire una risposta ferma e coesa all'ingiustificata aggressione russa, ad assicurare sostegno all'Ucraina e alla sua popolazione e al contempo a mitigare le conseguenze sulle famiglie e imprese italiane". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel messaggio indirizzato al convegno sui marchi storici italiani a Palazzo Massimo.
"L'impegno incessante della Farnesina si è tradotto in misure concrete - ha spiegato il ministro - anzitutto con l'istituzione di una unità di crisi per le imprese italiane che si prefigge di raccogliere le loro esigenze e assicurare loro assistenza per le ripercussioni del confitto a cui sono esposte".
Putin, il rifiuto dell’Occidente di cooperare colpisce gli europei
AGI - Il "rifiuto di alcuni Paesi occidentali a cooperare normalmente" con la Russia, "incluso nella sfera energetica, ha già colpito gli europei e gli Usa". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, sottolineando che ora "l'inflazione aumenta". Lo riporta Ria Novosti
Mosca su Medvedchuk, lo processeranno su "schema britannico”
La Russia prevede che un processo sommario, "su schema britannico" contro il deputato di opposizione e oligarca filo-russo, Viktor Medvedchuk, di cui ieri Kiev ha annunciato l'arresto.
Considerato "l'uomo di Putin" in Ucraina, Medvedchuk era fuggito a fine febbraio agli arresti domiciliari, che stava scontando con l'accusa di tradimento per il suo sostegno ai separatisti del Donbass.
"Lo schema britannico è di avere un processo rapido, una pena detentiva e poi estorcere le prove. Funziona perfettamente", ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova commentando le dichiarazioni del ministero dell'Interno ucraino secondo il quale è giusto che ora, "Medvechuk che sia sottoposto a un processo piu' veloce possibile, dia prove concrete e poi sia scambiato".
Ieri sera, era stato il presidente Volodymyr Zelensky a proporre che l'oligarca fosse parte di uno scambio di prigionieri con i russi.
Governatore di Kharkiv, 7 civili uccisi dai raid russi
Almeno sette persone sono state uccise e 22 ferite nei bombardamenti sulla regione nord-orientale ucraina di Kharkiv nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il governatore locale Oleh Synegubov sui social, rilanciato da Reuters.
Secondo il politico, tra le vittime c'è anche un bambino di due anni. I dati forniti da Synegubov non sono stati verificate in modo indipendente. La Russia continua a negare di prendere di mira i civili in Ucraina.
I presidenti di Polonia e dei Paesi baltici sono in viaggio verso Kiev
I presidenti di Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia sono in viaggio verso Kiev per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Da quando le truppe russe si sono allontanate da Kiev, alcuni leader europei sono già andati nella capitale ucraina.
"Verso Kiev con un forte messaggio di sostegno politico e assistenza militare", ha twittato il presidente lituano Gitanas Nauseda, insieme a una foto dei presidenti accanto a un treno.
Heading to Kyiv with a strong message of political support and military assistance.
— Gitanas Nausėda (@GitanasNauseda) April 13, 2022
Lithuania will continue backing Ukraine's fight for its sovereignty and freedom.
Разом до перемоги! pic.twitter.com/WLb5yR5W69
Finlandia, inizia la discussione sull’adesione alla Nato
La Finlandia apre oggi il dibattito che potrebbe portare il Paese a richiedere l'adesione alla Nato nel giro di poche settimane.
Un rapporto commissionato dal governo sul "sostanziale cambiamento" della situazione della sicurezza dopo l'invasione russa dell'Ucraina verrà presentato oggi al Parlamento, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri finlandese. L'apertura del dibattito parlamentare vero e proprio è prevista tra una settimana.
Fino a poco tempo fa, la maggior parte dei finlandesi era contraria alla Nato, ma la guerra in Ucraina ha causato un ripensamento nell'opinione pubblica e gli ultimi sondaggi suggeriscono che ora c'e' una maggioranza favorevole all'ingresso nell'Alleanza.
La Russia ha messo in guardia sia la Finlandia che la Svezia dall'adesione alla Nato, sostenendo che la mossa non porterebbe stabilita' all'Europa.
Russia agli Usa, basta "disinformazione" sulle armi chimiche
La Russia sostiene che le affermazioni di Stati Uniti e Ucraina secondo cui Mosca potrebbe usare armi chimiche in Ucraina sono "disinformazione" perché Mosca ha distrutto le sue ultime scorte chimiche nel 2017; e ha aggiunto - attraverso l'ambasciata a Washington - che gli estremisti ucraini puntano a organizzare provocazioni proprio con le armi chimiche.
"Chiediamo a Washington di smettere di diffondere disinformazione: (il portavoce del Dipartimento di Stato), Ned Price, si è distinto ancora una volta per le sue parole insulse, non corroborate da una sola prova".
@RusEmbUSA: We took note of the provocative statements made by @StateDeptSpox at a briefing on April 12 that could possibly use CW in the light of the alleged failures of the special military operation in .
— Russian Embassy in USA (@RusEmbUSA) April 13, 2022
Read in full➡️https://t.co/4ICgs2HbA2
pic.twitter.com/emQmZMyaWz
Mosca, a Mariupol oltre mille soldati ucraini si sono arresi
Più di mille soldati ucraini si sono arresi alle forze russe nella città portuale di Mariupol, assediata da settimane. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato da Ria Novosti.
"Nella città di Mariupol, nell'area dello stabilimento metallurgico Ilyich, a seguito di operazioni offensive condotte con successo delle forze armate russe e delle unità di polizia della Repubblica popolare di Donetsk, 1.026 militari ucraini della 36esima Brigata della fanteria di Marina hanno volontariamente deposto le armi e si sono arresi", ha detto Konashenkov. A quanto riferito da Mosca, tra i militari consegnatisi ci sono 162 ufficiali.
Macron contro le accuse di genocidio, "Non aiutano la pace"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha evitato di parlare di genocidio commesso dai russi in Ucraina, a differenza di quanto fatto dall'omologo americano, Joe Biden, ma ha insistito sul fatto che l'esercito di Mosca ha commesso "crimini di guerra".
A detta del capo dell'Eliseo, un'escalation verbale non contribuisce all'obiettivo di fermare la guerra e cercare il pace.
"La Russia ha scatenato unilateralmente una guerra molto brutale. È accertato che l'esercito russo ha commesso crimini di guerra. Ora dobbiamo trovare i responsabili e andare davanti alla giustizia, ed è quello che stiamo facendo in collaborazione con gli ucraini", ha spiegato Macron in un'intervista alla tv francese.
Macron ha spiegato che sarà "prudente con le parole" e che la Francia continuerà a "cercare di fermare questa guerra e costruire la pace". "Per questo", ha aggiunto, "non penso che un'escalation di parole sia utile. Quello che possiamo dire è che la situazione è inaccettabile e che ci sono crimini di guerra"
Sono 100mila le persone in attesa di lasciare Mariupol
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha fatto sapere che sono più di 100mila le persone in attesa di evacuazione dalla città portuale.
Oggi l'Ucraina ha annunciato il blocco dei corridoi umanitari per la giornata, accusando le forze russe di aver violato gli accordi per consentire la fuga dei civili dalle zone interessante alle ostilità. "Purtroppo oggi non verranno aperti", ha annunciato la vice primo ministro Iryna Vereshchuk sui social.
Di Maio, accelerare sulla diplomazia e promuovere una conferenza pace
Bisogna "accelerare sulla diplomazia" e promuovere "una conferenza di pace" preceduta da "un cessate il fuoco": lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sollecitato a 'Radio anch'io' sugli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina.
"Il punto fondamentale su cui bisogna lavorare è la diplomazia e proprio quando le parti si rifiutano di lavorare a una soluzione di pace diplomatica bisogna accelerare sulla diplomazia". "L'Unione Europea, e noi lo stiamo chiedendo, si deve fare promotrice di una conferenza di pace", ha aggiunto
Il Pentagono ha convocato i più importanti produttori di armi negli Usa
Il Pentagono ha convocato i vertici delle otto principali aziende che producono armi negli Stati Uniti per discutere della capacità dell'industria bellica nazionale di soddisfare le esigenze di armi da dare all'Ucraina se la guerra con la Russia dovesse durare anni.
L'incontro -scrive la Reuters- sarà organizzato dall'Ufficio acquisizione e sostegno del Pentagono, l'ufficio che si occupa dell'acquisizione di armi per il ministero della Difesa statunitense, e sarà ospitato dalla vicesegretario alla Difesa Kathleen Hicks.
Il Pentagono ha già fatto sapere che le armi più utili sono i sistemi più piccoli, come i missili anticarro Javelin e i missili antiaerei Stinger, che Washington e gli alleati spediscono in Ucraina quasi quotidianamente.
Oggi il presidente Joe Biden dovrebbe annunciare ulteriori 750 milioni di dollari in spedizioni di armi in Ucraina; il presidente dovrebbe utilizzare i suoi poteri presidenziali, che gli consentono di prelevare strumentazioni dalle riserve e trasferirli in un altro paese senza l'approvazione del Congresso se c'è un "emergenza imprevista".
Secondo fonti del Pentagono, gli Usa potrebbero trasferire Humvee corazzati, ma anche elicotteri che possono essere equipaggiati per attaccare i veicoli russi, e una serie di altre attrezzature sofisticate.
Biden annuncerà ulteriori 750 milioni di dollari di aiuti militari per l’Ucraina
L'amministrazione del presidente Usa, Joe Biden, dovrebbe annunciare nelle prossime ore altri 750 milioni di dollari di aiuti militari all'Ucraina: lo scrive Reuters, citando due fonti informate statunitensi che hanno dato all'agenzia l'esclusiva.
L'attrezzatura sarebbe finanziata utilizzando la Presidential Drawdown Authority, uno strumento con il quale il presidente può autorizzare il trasferimento di articoli e servizi prelevati dalle riserve statunitensi senza l'approvazione del Congresso se c'è un'emergenza.
L’ intelligence britannica spiega il ruolo del nuovo generale russo, Dvornikov
L'ultimo aggiornamento dell'intelligence britannica sulla guerra in Ucraina si concentra sul ruolo del nuovo generale russo. Il ministero della Difesa britannico conferma la lettura generalizzata data alla scelta, ovvero che la nomina del generale Alexander Dvornikov a capo delle truppe russe è da considerarsi come un tentativo di centralizzare il comando militare; e aggiunge che la sua nomina mostra quanto sia stata efficace la resistenza ucraina e quanto scarsa fosse la pianificazione prebellica da parte dei russi.
Londra ricorda come il generale russo abbia operato in Siria e rileva che adesso Mosca vuole "tentare di centralizzare il comando e il controllo" delle truppe visto che proprio "l'incapacità di coordinare l'attività militare ha ostacolato finora l'invasione russa".
"I messaggi inviati dai russi hanno recentemente enfatizzato il progresso delle offensive nel Donbass nel momento in cui le forze russe si concentrano nuovamente verso Est. La scelta di Dvornikov dimostra ulteriormente come la determinata resistenza ucraina e l'inefficace pianificazione prebellica abbiano costretto la Russia a rivalutare le sue operazioni".
Nell’attacco alla stazione di Kramatorsk è stata usata una bomba a grappolo
Nell'attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, più di 50 morti nell'Est dell'Ucraina, sarebbe stata usata una bomba a grappolo, bandita da molti Paesi in base al diritto internazionale. È quanto avrebbero accertatoi i giornalisti della Bbc che hanno visitato la stazione dopo l'attacco.
Kiev, 720 morti a Bucha e in altri sobborghi
Più di 720 persone sono state uccise a Bucha e in altri sobborghi di Kiev occupati dalle truppe russe e piu' di 200 sono considerate disperse. Lo ha riferito il ministero dell'Interno ucraino, citato da Sky News. A Bucha, il sindaco Anatoliy Fedoruk ha riferito che sono stati trovati 403 corpi e il numero potrebbe aumentare.
Kiev, almeno 20 giornalisti uccisi da inizio guerra
Almeno 20 giornalisti sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio. Lo ha riferito l'Unione nazionale dei giornalisti dell'Ucraina sul suo canale Telegram, precisando che si tratta delle vittime confermate dall'ufficio del procuratore generale
Zelensky ringrazia Biden per aver usato “parole vere”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ringraziato l'omologo degli Stati Uniti, Joe Biden, per aver usato la parola "genocidio" per descrivere l'invasione russa dell'Ucraina. "Parole vere di un vero leader", ha twittato Zelensky.
True words of a true leader @POTUS. Calling things by their names is essential to stand up to evil. We are grateful for US assistance provided so far and we urgently need more heavy weapons to prevent further Russian atrocities.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) April 12, 2022
"Chiamare le cose con il loro nome è essenziale per resistere al male. Siamo grati per l'assistenza degli Stati Uniti fornita finora e abbiamo urgente bisogno di armi più pesanti per prevenire ulteriori atrocità russe", ha aggiunto.
Biden ha confermato le accuse di “genocidio” rivolte a Putin
Il presidente Joe Biden ha confermato la sua accusa alle forze di Vladimir Putin, che a suo dire stanno commettendo un genocidio in Ucraina. "Sì, l'ho chiamato genocidio", ha detto Biden ai giornalisti quando gli è stato chiesto delle sue precedenti affermazioni. "È diventato sempre più chiaro", "le prove stanno aumentando, è diverso dalla scorsa settimana".
"Putin sta cercando di cancellare l'idea di essere ucraini", ha avvertito Biden. "Lasceremo agli avvocati decidere come qualificarlo a livello internazionale, ma sicuramente a me sembra così", ha aggiunto.
Putin’s invasion of Ukraine has driven up gas prices and food prices all over the world. 70% of the increase in prices in March came from the Putin Price Hike.
— President Biden (@POTUS) April 12, 2022
I’m doing everything I can to bring down prices and address the Putin Price Hike.