Convertire i francesi alla bicicletta per triplicare il suo utilizzo negli spostamenti quotidiani in città entro il 2024 e recuperare il ritardo della Francia sui vicini europei. Sono questi gli obiettivi del piano bici ('plan ve'lo') presentato dal primo ministro Edouard Philippe, dal nuovo ministro per la Transizione ecologica, Francois de Rugy, e dal ministro dei Trasporti, Elisabeth Borne.
Jour J ! Très fière de présenter aujourd’hui avec le Premier ministre @EPhilippePM et @FdeRugy un #PlanVélo ambitieux et inédit, fruit de plus d’un an de travail avec associations, collectivités et entreprises. pic.twitter.com/X3V6GV55fK
— Elisabeth BORNE (@Elisabeth_Borne) 14 settembre 2018
Oggi con solo 3% di cittadini che si spostano in bicicletta - l'obiettivo per il 2024 è di 9% - la Francia è al 25mo posto nella classifica europea - si legge su Le Monde -. Non hanno portato i risultati sperati due precedenti piani varati nel 2012 e nel 2014. Questa volta il governo ha istituito un apposito fondo di 350 milioni di euro su 7 anni per attuare le 25 misure previste dal nuovo piano.
In un'intervista rilasciata al Courrier de l'Ouest venerdì mattina , Edouard Philippe si giustifica: "Non si tratta solo di denaro per le infrastrutture, è un piano completo e ambizioso. Intendiamo promuovere tutto ciò che riguarda la sicurezza dei ciclisti e la lotta al furto"
Pacchetto di mobilità sostenibile
Ai dipendenti che andranno al lavoro con la bici, istituzioni territoriali e aziende verseranno un'indennità "mobilità sostenibile" fino a 400 euro l'anno, esentasse. Per i dipendenti pubblici l'indennità massima sarà di 200 euro. Importanti lavori infrastrutturali dovranno adeguare la circolazione alle biciclette, col doppio senso di marcia e maggiore sicurezza per i ciclisti in città. Chi comprerà bici ad impianto elettrico, sia cittadini che aziende, avrà accesso a un contributo statale.
Garage nelle stazioni ferroviarie contro il furto
Per quanto riguarda la più temuta piaga dei ciclisti, il furto, ogni bicicletta nuova o usata, avrà un numero di registrazione. Inoltre verranno realizzati dei parcheggi vigilati allestiti nelle stazioni ferroviarie. Infine, per sviluppare una vera "cultura della bici", entro il 2022 in tutte le scuole medie francesi partirà un programma di guida sicura. Per le ong delle Rete azione clima (RAC), pur essendo un piano valido, "i mezzi messi a disposizione non basteranno a recuperare il nostro ritardo" commenta Lorelei Limousin, responsabile delle politiche clima-trasporto della RAC, che chiedeva un budget di 200 milioni di euro l'anno.
Con questo nuovo piano - spiega le Parisien - il governo spera di aumentare la quota di viaggi in bicicletta al 9% entro il 2024, per superare la media europea del 7%. Attualmente, meno del 5% dei francesi viaggia in bicicletta. Contro quasi un quarto dei danesi e un terzo degli olandesi.