"La presidenza Trump, per la quale abbiamo lottato e vinto, è finita". Steve Bannon è tornato a casa, alla direzione di Breitbart il sito di estrema destra ispirato ai principi nazionalisti e populisti che sono stati la chiave del successo elettorale di Donald Trump, e la prima cosa che scrive è il suo addio al presidente. Un sito con 78 milioni di visite al mese, il 63° più letto d'America, e il 13° al mondo per follower sulla pagina Facebook (dati Similarweb). E mette una pietra tombale sulla sua presidenza.
Bannon scrive che è pronto a 'continuare a lottare per quei principi' che hanno fatto trionfare Trump alle scorse presidenziali. Trump che lo ha allontanato dopo i fatti di Charlottesville (molti accusano Bannon di essere vicino a qual movimento), ma in un intreccio politico che vede al centro il generale John Kelly e il rifiuto di Bannon di considerare un'ipotesi militare contro la Corea del Nord: "Abbiamo ancora un enorme movimento, qualcosa faremo ancora con questa presidenza Trump, ma è finita quella presidenza", ha detto in un'intervista riportata da Politico.com.
Bannon non abbandona Trump. Anzi in un certo senso gli giura fedeltà e si dice pronto a tutto per difenderlo. Ma adesso sarà, spiega, "qualcosa di diverso. Ci saranno tutti i tipi di lotte, giorni buoni e giorni cattivi, ma la presidenza per noi è finita". "Il nostro movimento è più forte che mai".