“Durante le prove ha funzionato ogni volta…”. Non si da pace Banksy, lo scherzo che ha provato a giocare alla casa d’aste Sotheby's gli è clamorosamente tornato indietro come un boomerang. Ma torniamo al 5 ottobre, quando la nota suddetta casa mette all’asta una delle più belle e famose opere dello street artist: Girl and Balloon. Un attimo dopo che un anonimo compratore si aggiudica al telefono il pezzo per la cifra record di 1,04 milioni di sterline e il martelletto si abbatte sulla scrivania, l’opera scivola via dalla cornice attraverso un tritacarte nascosto all’interno.
Panico generale. “Sembra che siamo appena stati Banksyzzati” commenta Alex Branczik, senior director di Sotheby’s. Gli steward accorrono per salvare il salvabile portando via l’opera, tagliuzzata per circa tre quarti della sua lunghezza, mentre la sicurezza sfiora la rissa con un ragazzo che riprendeva con il cellulare e sospettato di essere l’autore del folle gesto. Folle per una persona comune, si, ma non per un artista come Banksy, che il mondo ha imparato a conoscere con i suoi comportamenti impossibili da catalogare o contenere, anche, specie, quando si tratta della commercializzazione della sua stessa arte.
Ma è proprio qui che il meccanismo, letteralmente, si inceppa, sotto tutti i punti di vista, perché il mondo dell’arte contemporanea va avanti con regole alle volte difficilmente comprensibili, e quella che sarebbe dovuta essere di fatto un’ex-opera diventa invece ciò che rimane di quella che viene considerata una vera e propria performance. Di conseguenza il misterioso acquirente (che c’è chi sospetta sia lo stesso Banksy) avrebbe messo a segno l’affare del secolo, portandosi a casa un’opera parzialmente distrutta che però paradossalmente vale molto più che intera. La stessa Sotheby’s infatti conferma che il compratore, mica scemo, ha immediatamente confermato la volontà di acquistare ciò che rimane della Bambina col Palloncino.
Il Guardian mette un’ulteriore pulce nelle orecchie degli appassionati: e se fosse questa in realtà la vera missione di Banksy? Una sorta di presa in giro del mondo del collezionismo artistico? Difficilmente riceveremo ulteriori risposte dall’artista, che nel frattempo comunque, giura, che nelle prove in studio - ampiamente documentate su Instagram - l’opera finiva regolarmente a striscioline. Con buona pace di Banksy, sospettiamo che anche quelle avrebbero avuto un valore inestimabile.