Sfidando il freddo e la nebbia, Rui, 6, e la cugina Eduarda, 10, attendono con ansia di fumare nella piazza del villaggio, perpetuando così la misteriosa tradizione della "festa dei re" a Vale de Salgueiro, nel nord-est del Portogallo, dove ai bambini vengono offerte sigarette insegnando a fumare. Una singolare tradizione che, con connotazioni celtiche, da tempi lontanissimi viene perpetuata da questo villaggio di circa 200 abitanti, che vive principalmente dei suoi uliveti, di vigneti e della produzione di salumi locali. E che farebbe inorridire anche il più permissivo dei pedagoghi e dei salutisti.
La celebrazione dura due giorni con l'arrivo di un musicista nel villaggio: ci si riunisce tutti e i bambini, al di sotto dei 5 anni, vengono incoraggiati dai genitori a fumare sigarette. Una tradizione che come prevedibile ha sollevato un mare di polemiche: l'età legale per acquistare tabacco in Portogallo è di 18 anni, ma nessuno proibisce ai genitori di dare sigarette ai bambini. Gli stessi genitori garantiscono che i bambini fumano solo in questi due giorni e non tornano a richiedere le sigarette.
"Non sappiamo quando o come sia iniziata questa tradizione, ma abbiamo un residente di 101 anni che dice che era già così ai tempi dei suoi genitori", ha detto il sindaco del villaggio Carlos Cadavez. "Pensiamo che all'inizio fosse legato all'emancipazione dei ragazzi all'avvicinarsi dell'adolescenza", dice il postino quarantacinquenne, che permette alla sua figlia maggiore di fumare fin dall'eta' di nove anni. "La gente del villaggio sa che il tabacco fa male alla salute, è solo un rito di passaggio", ha fatto sapere Josè Ribeirinha, un giornalista che ha scritto un libro su questa tradizione, il cui padre è di Vale de Salgueiro. "Questa usanza fa parte di una serie più ampia di festività legate al solstizio d'inverno e, come per il Carnevale, c'è una sorta di sospensione delle regole" rispetto al resto dell'anno.