Ha sollevato un polverone, in Giappone, la decisione di un grande magazzino di dotare di un cartellino distintivo, su base volontaria, le commesse nei giorni di ciclo mestruale. L'iniziativa del particolare badge era stata avviata a ottobre scorso in uno dei punti vendita della catena Daimaru, a Osaka, su iniziativa delle stesse dipendenti. L'idea era incoraggiare, in questo modo, gli altri colleghi a essere più collaborativi e concedere più tempo di riposo alle commesse in quei giorni.
A indicare le dipendenti col ciclo è il celebre personaggio manga Seiri-chan, nato nel 2018 e diventato anche un film. In inglese il nome suona come 'Miss Period' ('Signorina ciclo'): è a forma di cuore rosa, con delle pronunciate labbra rosse.
Dopo che la notizia si è diffusa sui media, sui social e per telefono Daimaru ha ricevuto una valanga di domande e critiche sul 'badge del ciclo'. La reazione è stata tale che il grande magazzino ha deciso di "rivedere" la sua politica. "Non cancelleremo il programma in sé, perché è a uso strettamente interno, per la comunicazione tra i dipendenti", ha spiegato una portavoce della società, "ma lo rivedremo", usando qualcosa di diverso dal cartellino.
"La maggior parte del nostro staff è composto da donne e sono proprio loro a sostenere il programma", ha spiegato la portavoce, "continueremo in modo diverso".
Il grande magazzino si sta preparando a lanciare un nuovo dipartimento dedicato all'igiene femminile sullo stesso piano della moda per giovani donne. Durante la pianificazione della nuova sezione, lo staff ha parlato apertamente della propria esperienza durante il ciclo e di come migliorare l'ambiente di lavoro in quel periodo. "Un tempo parlare in pubblico di cose del genere era un tabù, ma ora possiamo farlo", ha concluso la portavoce di Daimaru.