Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha dato incarico all'ambasciatore d'Italia a Vienna, Sergio Barbanti, di chiedere chiarimenti alle autorità austriache sulle notizie apparse sabato su un quotidiano austriaco secondo cui a settembre il governo Kurz presenterà in Parlamento un disegno di legge per attribuire la cittadinanza austriaca agli italiani dell'Alto Adige. Se confermato, avverte la Farnesina, "verrebbe considerato un'iniziativa inopportuna e sostanzialmente ostile".
La bozza, ha scritto il quotidiano di Innsbruck, 'Tiroler Tageszeitung', sarà pronta molto probabilmente per i primi di settembre. Per curare questo delicato tema da mesi esiste un gruppo di lavoro che studia le varie opzioni. Sui lavori si è arrivati ad una svolta facilitata anche dalla funzione, riconosciuta a livello internazionale, di potenza tutrice che l’Austria da sempre svolge sull’Alto Adige.
La doppia cittadinanza potrà diventare però realtà solo se esiste un accordo con il governo italiano, clausola esistita sin da quando si è iniziato a parlare della problematica, scrive il quotidiano. A quanto pare nelle scorse settimane ci sarebbero stati contatti tra Vienna e Roma proprio sul doppio passaporto. Da capire chi potrà effettivamente farne richiesta come, ad esempio, gli sportivi. In questo caso un atleta dell’Alto Adige che adesso gareggia per l’Italia, previo il rispetto del regolamento sportivo internazionale, potrebbe decidere di difendere i colori dell’Austria. L’Obmann dell’FPOe del Tirolo, Markus Abwerzger, nell’affermare che è contento che il governatore altoatesino Arno Kompatscher sia favorevole alla doppia cittadinanza, ha detto che il futuro politico dell’Alto Adige “dovrebbe essere deciso dai cittadini altoatesini perché è un loro diritto”. Secondo il consigliere provinciale altoatesino del movimento secessionista della Suedtiroler Freiheit, Sven Knoll, si tratta di “un progetto di punta su scala europea con diversi gruppi linguistici che potranno vivere assieme in tranquillità”.