Per la prima volta, in Brasile, l’atto di nascita di un bambino è stato registrato direttamente su blockchain. A darne notizia è il giornale carioca Isto e Dinheiro, che spiega come la collaborazione tra Ibm, la società tecnologica Growth Tech e un ospedale di Rio De Janeiro abbia permesso l’iscrizione nei registri della struttura di Álvaro de Medeiros Mendonça, nato a luglio e registrato il primo settembre, su invito dello stesso ospedale. Come precisa il giornale, non è la prima volta che una nascita viene certificata con tale tecnologia. Ma è la prima volta che il percorso viene disposto e organizzato precedentemente, consentendo al notaio di validare l’atto direttamente su blockchain.
Carlos Rischioto, responsabile della blockchain di Ibm in America Latina, ha spiegato che il metodo di registrazione del bambino ha previsto tre fasi, a partire dalla “Dichiarazione di nascita” rilasciata dall'ospedale. Successivamente, il genitore ha potuto creare un’identità digitale sulla piattaforma di Growth Tech nella quale inserire dati e fotografia convalidata. Infine, tutte le informazioni sono state inviate automaticamente al registro che collabora con l’ospedale, finalizzando il processo. Ancora in fase sperimentale, “l’intera operazione ha richiesto cinque minuti”, ha dichiarato il padre del bambino. Secondo Rischioto, questo sistema potrebbe eliminare gli ostacoli burocratici negli atti di nascita, rendendo la procedura più efficiente e trasparente.
Nel 2016, il primo a registrare la nascita del proprio figlio impiegando la blockchain era stato l’economista Fernando Ulrich, sempre in Brasile. All’epoca però questa procedura non poteva ancora essere riconosciuta, così Ulrich dovette comunque rivolgersi all’anagrafe. L’anno scorso aveva seguito la medesima procedura Edson Neto, appassionato di blockchain, grazie a un accordo con un registro di Bahia.
Più per sperimentare che non per un reale bisogno, oggi si moltiplicano i casi d’uso della blockchain. Di fatto, questa tecnologia consiste in un modo innovativo di strutturare i dati. A differenza di un normale archivio di informazioni, nella blockchain (dall’inglese, catena a blocchi), ciascun dato inserito è convalidato da quello che lo precede e a sua volta convalida quello che lo segue: in questo modo, la perdita o l’alterazione di un’informazione invaliderebbe la catena e sarebbe dunque impossibile.
Nota soprattutto per essere la tecnologia sulla quale si basa il funzionamento dei Bitcoin, oggi la blockchain viene applicata anche per la certificazione di alcune merci e per fini di controllo della qualità. Il suo impiego nell’ambito dell’anagrafe, per esempio, sarebbe in grado di garantire l’inalterabilità dei dati relativi alla nascita del bambino oltre che una riduzione dei tempi per il disbrigo delle pratiche.