John Earnest, l'attentatore alla sinagoga di Poway, nella contea di San Diego in California, che ha causato la morte di una donna e tre feriti durante la Pasqua ebraica, scrive nella sua lettera-manifesto di cinque pagine di essersi ispirato a Brenton Tarrant, lo stragista delle moschee di Christchurch in Nuova Zelanda, e a Robert Bowers, l'autore della strage dell'ottobre 2018 nella sinagoga di Pittsburgh.
Il 19enne studente californiano, nel documento diffuso on line e di cui gli inquirenti non hanno ancora confermato l'autenticità, scrive di avere appiccato il fuoco alla moschea di Escondido in California, una settimana dopo l'attacco di Christchurch, avvenuto il 15 marzo scorso. Si lamenta che nessuno abbia rilanciato la sua rivendicazione 'Per Brenton Tarrant', scritta con lo spray proprio nel parcheggio vicino alla moschea bruciata. Earnest rifiuta ogni accostamento a Trump. Lo definisce "sionista, amante degli ebrei, antibianco e traditore".
Come Breivik, lo stragista di Utoya, e Tarrant, il californiano Earnest usa per il suo manifesto la formula dell'autointervista. Earnest attacca gli ebrei: "I loro crimini sono infiniti. Per aver mentito e ingannato il pubblico attraverso il loro ruolo esorbitante nei mezzi di informazione; per aver usato l'usura e le banche per schiavizzare le nazioni in debito e controllare tutte le finanze allo scopo di finanziare il male; per il loro ruolo nell'iniziare guerre su una base di menzogne che sono costati milioni di vite nella storia; per il loro ruolo nel marxismo culturale e nel comunismo".
Earnest continua con molti deliranti capi di accusa e cita "la persecuzione dei cristiani dell'odierna Siria e Palestina, e cristiani delle nazioni bianche" invitando a "non dimenticare Simone di Trento". Non manca la ritrita teoria deicida: "E, infine, il loro ruolo nell'assassinio del Figlio dell'uomo, che è il Cristo. Tutti gli ebrei, giovani e vecchi, hanno contribuito a tutto ciò. Per questi crimini non meritano altro che l'inferno. Li manderò lì".
Chi è Simone da Trento
Simone da Trento fu un bambino di tre anni ucciso nel 1475 durante la Pasqua. Della sua morte fu ingiustamente accusata la comunità ebraica trentina. Simone non fu canonizzato, ma il suo corpo fu mummificato nella cappella della chiesa di San Pietro di Trento. Nel suo manifesto, i cui riferimenti sono tutti da verificare, Earnest scrive di avere "avuto l'aiuto di un uomo di nome Felix Arvid Ulf Kjellberg. È stato così gentile da pianificare e finanziare tutta questa operazione, il furbo bastardo. A quanto pare, Pewdiepie odia gli ebrei tanto quanto i Pajeet (in slang sono gli indiani ndr.)".
PewDiePie è lo pseudonimo di Felix Arvid Ulf Kjellberg, un famoso youtuber svedese, il cui canale conta oltre 95 milioni di iscritti. Kjellberg è diventato famoso soprattutto per i suoi commenti ai videogiochi. Nel 2017 il 'Wall Street Journal' accusò Kjellberg di battute antisemite e di pubblicare immagini naziste.
Chi è Kjellberg, lo youtuber con la compagna italiana
In un post del 12 febbraio 2017 Kjellberg si scusò: "Penso al contenuto che creo come intrattenimento, e non un posto per qualsiasi commento politico serio. Sebbene questa non fosse la mia intenzione, capisco che queste battute erano in definitiva offensive". Nel 2015 'Time' lo inserì tra le 30 persone più influenti di internet. La fidanzata di Kjellberg è l'italiana Marzia Bisognin, nata ad Arzignano, nel Vicentino, nel 1992. Su Youtube il nome di battaglia da influencer di Marzia è stato CutiePieMarzia, aveva 7 milioni di iscritti occupandosi principalmente di moda e nel 2018 annunciò in un video il suo ritiro dal canale.
Kjellberg e Bisognin - secondo quanto pubblicato sui media - vivrebbero a Brighton, ma nel 2012 si frequentarono in Italia. Come Breivik, anche se in misura molto meno efficace, Earnest tenta di dare suggerimenti ai futuri attentatori per non lasciare tracce:
"Non lasciate il Dna (usate vestiti che non avete mai indossato prima e una maschera da buttare dopo). Non portate con voi alcuna tecnologia elettronica che possa essere usata per rintracciarvi. Non lasciare tracce cartacee. Non metterci troppo tempo a farlo, e non parlarne mai (tutti i dispositivi elettronici sono intercettati)".
Earnest nel suo folle manifesto tenta di spiegare il suo odio per gli ebrei: "Odio chiunque cerchi la distruzione della mia razza. Ogni ebreo attualmente in vita ha un ruolo nella distruzione della mia razza. Ispanici e negri sono marionette utili per l'Ebreo in termini di sostituzione dei Bianchi".
Il manifesto di Earnest
Come Breivik, che al processo dichiarò di essere rammaricato perché avrebbe potuto uccidere più giovani socialisti e laburisti nell'isola di Utoya, anche Earnest usa la stessa delirante terminologia: "Gli ebrei hanno esaurito la nostra pazienza e la nostra misericordia. Non provo alcun rimorso. Vorrei solo aver ucciso di più".
Il richiamo a Brenton Tarrant è ripetuto: "Se mi avessi detto 6 mesi fa che l'avrei fatto, sarei rimasto sorpreso. Mi ricordo Robert Bowers e continuo a ricordare Brenton Tarrant. Tarrant è stato un catalizzatore per me personalmente. Mi ha dimostrato che poteva essere fatto. E che doveva essere fatto. "PERCHE' QUALCUNO NON VUOLE FARE QUALCOSA? PERCHE' QUALCUNO NON VUOLE FARE QUALCOSA? Perché non faccio qualcosa?", le parole più potenti del suo intero manifesto". E
arnest conclude il manifesto domandandosi: "Chi ti ispira?". Lo stesso Earnest risponde così: "Gesù Cristo, l'apostolo Paolo, Martin Lutero, Adolf Hitler, Robert Bowers, Brenton Tarrant, Ludwig van Beethoven, Moon Man e Pink Guy". Earnest suona il piano dall'età di quattro anni.