Un'arma sofisticatissima o un'apparecchiatura in avaria? Una serie di coincidenze tra quello che è successo nell'ambasciata Usa a Cuba nel 2016 e quello che sta succedendo al consolato americano di Guangzhou potrebbe spiegare la misteriosa ondata di malesseri che ga colpito diversi diplomatici americani.
La storia
Dalla città cinese del Sud che gli occidentali chiamano Canton, il dipartimento di Stato ha sgomberato il personale diplomatico per il crescente sospetto, smentito da Pechino, di un’arma acustica puntata contro il suo staff.
Tutto ha inizio due settimane fa, quando un funzionario del consolato di Canton viene rimpatriato per alcuni accertamenti. Mark Lenzi è responsabile della sicurezza interna (e per questo convinto di essere un bersaglio sensibile) e nell’aprile del 2017, ha riferito al Washington Post, aveva iniziato a sentire rumori strani nella testa, simili a biglie di ferro e scariche elettriche. Nel giro di poco tempo la moglie e il figlio iniziarono a soffrire di emicrania. Come scrive il Corriere della Sera, il Dipartimento di Stato non ha svelato il numero dei funzionari colpiti da questi misteriosi “sintomi neurologici”, ma questa settimana almeno un altro dipendente è stato rimpatriato.
I sintomi accusati dai funzionari e dalle loro famiglie – ronzii, vertigini, perdita dell’udito – ricordano il misterioso caso di Cuba del 2016, quando fu ordinato il ritiro di 24 diplomatici statunitensi, vittime di malesseri riconducibili a inspiegabili traumi cranici, provocando uno strappo con l’Avana con l’espulsione di 15 diplomatici cubani. A due anni di distanza, l’Fbi non ha certezze: nessuno è ancora riuscito a provare l’esistenza di un’arma sonora.
Un caso che oggi sembra ripetersi in Cina.
Non è il solo: una nota parla di “alcuni membri dello staff in Cina”. Al contempo, le autorità americane hanno diramato un nuovo allerta sanitario, che invita i connazionali a contattare il proprio medico in caso si manifestino "sintomi o eventi insoliti, inspiegabili, fenomeni uditivi o sensoriali o altri problemi di salute". I sintomi a cui occorre stare attenti, fa sapere la legazione diplomatica, sono "le vertigini, il mal di testa, il tinnito, l'affaticamento, i problemi cognitivi, i disturbi della vista, quelli auricolari o anche la perdita dell'udito, i disturbi del sonno". L'ambasciata invita tutti a "non tentare di individuare la fonte della sensazione uditiva non identificati".
Ma quale arma e, soprattutto, quale mandante?
Gli attacchi sono stati talvolta descritti come "sonori" anche se la loro causa non è stata chiarita, e nemmeno i possibili autori. Secondo un rapporto divulgato da ProPublica, l’Fbi non è mai riuscito a chiarire la vicenda cubana. I sintomi dei pazienti visitati sono però stati tutti confermati, come scrive Repubblica, da un’autorevole rivista scientifica: il Journal of the American Medical Association.
I disturbi cerebrali sono stati causati da attacchi sonori deliberati? Secondo il Corriere della Sera, tra le teorie avanzate dopo il caso cubano, l’esposizione a tossine o il cattivo funzionamento di apparecchiature per lo spionaggio. E potrebbe non essere un caso che la Cina è tra i principali fornitori di tecnologia dei servizi segreti cubani.
Anche 10 diplomatici canadesi e i loro familiari avevano segnalato gli stessi sintomi tanto che il dipartimento di Stato americano il mese scorso ha inviato un team di medici nella città di Guangzhou. Il ministero degli Esteri di Pechino ha assicurato di non aver riscontrato anomali negli edifici abitati dal personale diplomatico americano. Il segretario di Stato, Mike Pompeo, pur senza formulare accuse formali, è però convinto che i sintomi della malattia siano molto, troppo, simili a quelli registrati a Cuba.
La misteriosa vicenda cade in un momento molto delicato nelle relazioni tra gli Stati Uniti e la Cina, con le due potenze che si fronteggiano sui dazi commerciali e sulle rivendicazioni territoriali nel Mar Cinese Meridionale.