Jimmy Bennett racconta la sua versione. Non quella delle carte bollate e degli accordi extragiudiziali, ma quella destinata al grande pubblico, che ha trovato sulle pagine del New York Times le ragioni per cui il giovane attore ha aspettato tre anni prima di decidersi a raccontare cosa Asia Argento gli ha fatto.
"Avevo paura e provavo vergogna" scrive in una nota, prima reazione pubblica alla notizia dei presunti abusi sessuali di Asia Argento nei suoi confronti. "Ho cercato giustizia nel modo in cui ritenevo più ragionevole in quel momento", aggiunge, spiegando come mai abbia preferito accettare una somma di denaro in cambio del silenzio su tutta la vicenda. "Non ero pronto ad affrontare le conseguenze nel caso la mia storia diventasse pubblica. All'epoca credevo quella situazione per un uomo fosse oggetto di uno stigma, e non credevo che la gente avrebbe capito quale senso hanno quelle cose agli occhi di un adolescente".
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La nota di Bennett, che vive a Los Angeles con la sua ragazza, inizia con l'apprezzamento per il coraggio di altre donne e uomini che hanno parlato delle proprie esperienze di violenza sessuale e molestie e per il movimento #MeToo.
"All'inizio non ho parlato della mia storia perché ho scelto di gestirla in privato con la persona che mi ha fatto del male" si legge nel documento "Il mio trauma è riaffiorato quando lei ne è venuta fuori come una vittima."Leggi anche:
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Jimmy sta ora cercando di costruirsi una carriera come musicista rock, e ha firmato con un'etichetta discografica fondata Bella Thorne, anche lei bambina prodigio di Hollywood e amica di Bennett. Il suo tour inizierà a settembre. "Ho dovuto superare molte avversità nella vita e questa è un'altra che affronterò col tempo", ha scritto. "Mi piacerebbe superarlo e oggi scelgo di andare avanti, ma non più in silenzio."