La ricerca di nuovi tessuti capaci loro stessi di raccontare intere epoche o culture è stato il motore che ha spinto un designer italiano fino in Ghana, in Africa Occidentale. Qui, frutto di una ricerca sul territorio, Elio Ferraro, questo il nome del direttore creativo di NN Couture, ha scoperto i Kente cloth, tessuti multicolore e patchwork, ancora oggi realizzati con telai tradizionali e indossati dai ghanesi e da una parte di togolesi al confine con la regione del fiume Volta, in occasioni speciali.
Ogni pezza di tessuti Kente rappresenta e significa qualcosa: l’apertura di un evento, l’arrivo di un illustre personaggio nel villaggio, l’incoronazione di un re o di una regina locale, la celebrazione di un funerale o di un matrimonio. Con queste basi, Elio Ferraro, ospitato dall’ambasciatore italiano in Ghana, Giovanni Favilli, ha scelto di rielaborare i kente con il ricamo a mano di tradizione siciliana, la terra da cui proviene, creando capi che raccontano quello che lui stesso definisce un “crossing culturale che forse riuscirà a mandare il messaggio che esiste un’altra Africa da quella che ci raccontano in Europa”.
Da qui è nata una capsule collection, anteprima mondiale della collezione primavera estate 2019 di NN Couture, dal titolo “The Ghanaian Heritage”, l’eredità ghanese, fatta di 30 diversi capi fra gonne, caftani e copri spalla, che sprigionano i colori di un’Africa antica e ricca di tradizioni locali, uniti a una concezione tutta italiana di lusso ed eleganza fatta di ricami, pallette, pizzi e perline.
"The Ghanaian Heritage rappresenta di fatto un'anteprima mondiale per un designer italiano nell'intero continente africano ed in particolare con una collezione di ispirazione africana”, ha spiegato l’ambasciatore che ha ospitato l’evento ad Accra a metà dicembre.
“Questa collezione - ha continuato lo stilista - è per me la gioiosa espressione dei colori e dei motivi delle tessiture e stampe africane. In ogni stagione, sin dal suo debutto, la Maison concentra il suo focus sulla missione di esplorare le elaborate tecniche di tessitura, stampa e ricami manuali, rivalutando le antiche abilità artigianali e proponendo una personale visione di diversi patrimoni culturali all'interno di specifiche aree geografiche, che identifico e reinterpreto in una versione di eleganza che definisco moderna”.
Donyale Luna, la prima supermodella di colore mai apparsa su una copertina di Vogue, è la musa ispiratrice di ciò che riguarda la silhouette della Collezione. Nel corso della sua lunga attività di fashion designer da Salvatore Ferragamo, Issey Miyake ed Emilio Pucci, Elio Ferraro ha sempre offerto un inedito approccio alla decadenza nostalgica delle ancestrali tradizioni tessili, segnando una precisa interpretazione contemporanea del fascino e del lusso.