Pechino, 25 giu.- Un altro gol nella rete cinese per il calcio italiano: dopo l'ingaggio di Marcello Lippi alla guida del Guangzhou Evergrande, a fare centro stavolta è il Parma Calcio con la creazione a Nanchino - città nel sud est della Cina- della scuola di calcio "Jiangsu Guoxin Parma International Football Schooll". Il progetto, sancito dall'accordo tra il club di Tommaso Ghirardi e il Jiangsu Sainty Football Club (di proprietà del gruppo Jiangsu Guoxin), nasce da un obiettivo ambizioso: esportare il calcio italiano in Cina.
"Apprezzo l'iniziativa perché sono sicuro che l'apertura della scuola di calcio avvicinerà ulteriormente i nostri due Paesi", ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia in Cina, Attilio Massimo Iannucci alla cerimonia di firma del protocollo sabato scorso a Pechino, dove erano presenti anche l'allenatore Roberto Donadoni e le autorità cinesi di Nanchino, capoluogo del Jiangsu.
Da lunedì inizieranno le selezioni degli allievi cinesi, che attraverso l'assimilazione del metodo calcistico impartito da allenatori italiani, avranno la chance di diventare le nuove stelle del pallone cinese, o forse di quello italiano. Il Parma calcio punta a un ruolo di talent scout e vuole esplorare le potenzialità degli atleti cinesi per formare dei fuoriclasse che possano eventualmente sbarcare nel campionato italiano con il Parma.
Ma la Guoxin Parma International School non è solo calcio: grazie alla collaborazione con l'Istituto di Lingue Straniere di Nanchino, la scuola è stata pensata come un liceo sportivo dove gli allievi, tra un allenamento e l'altro, potranno imparare anche l'inglese, l'italiano e il portoghese.
"C'è molto orgoglio per essere stati scelti tra i maggiori club non solo italiani ma europei che il Sainty aveva consultato" spiega Marco Marchi, presidente di Parma Football School. "Quello cinese – prosegue - è un popolo calcisticamente giovane ma umile. Vuole imparare e ha scelto noi per farlo. I nostri interlocutori vogliono creare un connubio istruzione scolastico-sportiva che, sul modello della nostra scuola, possa essere poi applicato anche a discipline diverse dal calcio.
I 150 allievi selezionati inizieranno il training nel 2013 nella periferia di Nanchino, che diventerà una vera e propria "Collecchio cinese". Non si tratta, tuttavia, della prima esperienza in Cina del Parma Calcio, che nel 2008 aveva stabilito a Shanghai un ufficio di rappresentanza e avviato una collaborazione con la Shanghai Football Association per la creazione di una scuola di allenatori.
Non solo moda, design e gastronomia: in Estremo Oriente l'Italia è conosciuta anche per il calcio, e i club moltiplicano gli investimenti. Lo ha fatto anche la Tommasi Pretti Sports Culture & Exchange, la società cofondata da Damiano Tommasi che nasce dall'esperienza calcistica vissuta dall'ex-calciatore nel 2009 nella squadra del Tianjin Teda. Anche per Tommasi l'obiettivo è quello di stabilire un ponte tra il calcio italiano e cinese, attraverso la formazione di talenti e la collaborazione con società calcistiche cinesi.
La crescente passione della Cina nei confronti di questo sport rappresenta una scommessa importante per il calcio "made in Italy", che deve contendersi con altri club europei il cuore dei tifosi cinesi e un enorme mercato in continua espansione. In attesa di sapere chi vincerà Euro 2012.
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