Roma, 14 set. - Il vertice del G20 ad Hangzhou ha rappresentato un nuovo punto di partenza per la cooperazione tra Italia e Cina. E' quanto emerso dal convegno "Il G20 di Hangzhou e la cooperazione sino-italiana" organizzato dall'Ambasciata cinese di Roma. Dopo il summit che il 4 e il 5 settembre ha visto i leader del gruppo dei 20 riunirsi ad Hangzhou, citta' della Cina orientale, Italia e Cina "sono pronte a rafforzare il partenariato strategico": ne e' convinto l'ambasciatore cinese Li Ruiyu, il quale ha sottolineato come il vertice sia coinciso con un momento "chiave" nello sviluppo delle relazioni tra i due Paesi.
Centrale nel bilaterale tra il presidente Xi Jinping e il premier Matteo Renzi, la volonta' di rafforzare la cooperazione, un impegno che secondo Li si concretizzera' nella partecipazione italiana alla strategia cinese "One belt one road", a partire dalla "collaborazione sui porti e dalla valorizzazione congiunta dei mercati terzi". Non solo. "Il premier Renzi ha visitato il quartier generale di Alibaba partecipando all'apertura di un canale di vendita esclusivo per i vini italiani sulla piattaforma Tianmao" ha detto l'ambasciatore Li "e vogliamo impegnarci nel continuare a promuovere con forza la cooperazione commerciale, finanziaria e negli investimenti".
Ma e' l'innovazione tecnologica il settore su cui puntare lo sviluppo della cooperazione. "A breve si terra' la VII edizione della Settimana dell'Innovazione sino-italiana" ha ricordato Li, "un evento che vedra' la partecipazione di oltre 100 tra imprese e istituzioni cinesi". Un'opportunita' da non perdere, quindi, per costruire contatti e promuovere l'innovazione in "settori di riferimento per i rapporti commerciali tra i due Paesi, a partire dal biomedico". L'ambasciatore cinese ha infine sottolineato l'importanza di rafforzare la cooperazione all'interno di strutture plurilaterali come il G20, l'Organizzazione Mondiale del Commercio e la Banca Asiatica d'Investimento.
a.s.
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