Eugenio Buzzetti
Pechino, 22 set. - Mettete al mondo il secondo figlio per contrastare il rallentamento economico. E' l'appello della piccola di città di Yichang, nella provincia dello Hebei, ai giovani quadri del Partito Comunista locale. L'amministrazione cittadina ha postato una lettera aperta diretta ai più giovani funzionari per convincere loro (e dopo di loro, anche il resto della popolazione) a procreare, ora che anche le ultime restrizioni alla legge sul figlio unico sono cadute. Mentre in Italia infuria la polemica sul "Fertility Day", la Cina, che lo scorso anno ha mandato in soffitta la pluridecennale e controversa politica di pianificazione familiare, teme i problemi di welfare e di invecchiamento della popolazione legati alla bassa natalità.
"I giovani quadri hanno il dovere di dare l'esempio sul secondo figlio, mentre i quadri anziani dovrebbero spingerli" a procreare, scrive nella lettera aperta la municipalità di Yichang. "Il basso tasso di nascite ha aggravato i rischi della politica del figlio unico, ha portato a una popolazione che invecchia, a un calo della forza lavoro e a un'urbanizzazione a rilento che colpisce la produttività e la competitività della città", prosegue la lettera della municipalità di Yichang.
Lo scenario che si schiude è tutt'altro che roseo. "Se le cose continuano così, ci saranno enormi rischi e danni all'economia e alla situazione sociale della città, e ne risentirà anche il sostentamento delle nostre famiglie". Non tutti, però, hanno accolto l'invito senza polemiche. "E' ridicolo", tuona un utente di Weibo, il Twitter cinese. "Prima il governo attuava stretti controlli sulla gente contro il secondo figlio. Ora ci costringono a farlo. Abbiamo diritti umani o no?".
La decisione di abolire definitivamente la legge sul figlio unico è stata presa al termine del quinto plenum del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, nell'ottobre scorso, ed è diventata ufficialmente legge nel dicembre 2015. L'obiettivo, a livello nazionale, è quello di contrastare invecchiamento della popolazione. Nel 2011, la Cina aveva raggiunto il picco della popolazione in età lavorativa, ma da allora è in stabile declino. Nel 2014, le persone di età compresa tra i 16 e i 59 anni erano 916 milioni, il 66% della popolazione, ma solo pochi anni prima, nel 2010, arrivano a coprire il 74,5% dei cinesi. Eliminando anche le ultime restrizioni di una legge che aveva avuto nel corso degli anni già diversi allentamenti, si calcola che novanta milioni di coppie in più nel Paese asiatico possono oggi scegliere di mettere al mondo un secondo figlio.
22 SETTEMBRE 2016
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