La Corea del Sud ha aperto alla possibilità di trasformare l’armistizio del 1953 in un trattato di pace con la Corea del Nord. A dichiararlo è stato il Consigliere per la Sicurezza Nazionale sud-coreano, Chung Eui-yong, che all’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha parlato della ricerca di un accordo tra Corea del Sud e Stati Uniti, da una parte, e Corea del Nord dall’altra, per un trattato di pace nel caso in cui Pyongyang decidesse di abbandonare i suoi programmi di sviluppo di armi nucleari.
La possibilità di giungere a un trattato di pace, ha successivamente precisato il Ministero per l’Unificazione delle Coree di Seul, era già stata discussa al secondo, e finora ultimo, summit inter-coreano del 2007, tra l’allora leader di Pyongyang, Kim Jong-il, e l’ex presidente sud-coreano, Roh Moo-hyun. Una possibile intesa potrebbe essere discussa nuovamente già la settimana prossima, in occasione del terzo summit inter-coreano che vedrà faccia a faccia il presidente sud-coreano, Moon Jae-in, e il leader nord-coreano, Kim Jong-un, nel villaggio confine di Panmunjom, e che sarà trasmesso in diretta nei momenti salienti.
“Il governo si sta producendo in sforzi per dichiarare la fine della guerra e costruire un permanente regime di pace”, ha dichiarato il portavoce, Baik Tae-hyun. Anche dal Nord sembrano arrivare segnali rassicuranti: il maggiore quotidiano del regime, il Rodong Sinmun, in un articolo di commento, ha parlato di “evento eccezionale” nella storia del movimento di unificazione delle due Coree.
Un trattato di pace avrebbe anche la “benedizione” degli Stati Uniti: al termine della prima giornata di incontri con il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, il presidente Usa, Donald Trump, ha espresso il proprio parere favorevole a discussioni che possano portare a un trattato di pace tra le due Coree, dando la propria “benedizione” ai colloqui.
Le dichiarazioni del funzionario di Seul giungono a poche ore dalla notizia diffusa dal Washington Post, secondo cui il direttore della Cia e segretario di Stato Usa in pectore, Mike Pompeo, si è recato in visita a Pyongyang nei giorni scorsi, e avrebbe incontrato il leader nord-coreano, Kim Jong-un, per preparare il summit tra Trump e lo stesso Kim previsto entro l’inizio del prossimo mese di giugno.
La voce è stata confermata dallo stesso presidente Usa in un tweet. “L’incontro è andato molto bene si è creata una buona relazione”, ha scritto il presidente Usa. “La denuclearizzazione sarà una grande cosa per il mondo, ma anche per la Corea del Nord!”, ha aggiunto.
Mike Pompeo met with Kim Jong Un in North Korea last week. Meeting went very smoothly and a good relationship was formed. Details of Summit are being worked out now. Denuclearization will be a great thing for World, but also for North Korea!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 18 aprile 2018
Trump, ieri, si era limitato a parlare di colloqui tra Stati Uniti e Corea del Nord “a un livello estremamente alto”, aggiungendo che “c’è una grande possibilità di risolvere il problema”, anche grazie all’aiuto della Cina e del suo presidente, Xi Jinping, definito da Trump “incredibilmente generoso” nel mettere in atto le risoluzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza Delle Nazioni Unite sulla Corea del Nord.
Proprio Pechino potrebbe continuare a svolgere un ruolo di primo piano nella risoluzione della crisi nord-coreana, dopo l’incontro tra Xi e Kim, avvenuto a Pechino settimana scorsa: secondo fonti che hanno parlato alla Cnn, il presidente cinese potrebbe recarsi “presto” in Corea del Nord, probabilmente già dopo il summit tra Trump e Kim, in quella che sarebbe la prima visita di un capo di Stato cinese nel Paese dal 2005, quando si recò in visita il predecessore di Xi, Hu Jintao.
Da Pechino, per il momento, non giunge ancora alcuna conferma della possibile visita. La portavoce del Ministero degli Esteri, Hua Chunying, in conferenza stampa, ha sottolineato la “tradizione di visite di alto livello” tra Cina e Corea del Nord, e che la Cina intende “rafforzare gli scambi di alto livello con la Corea del Nord, approfondire la comunicazione strategica, espandere i colloqui e la cooperazione e portare avanti l’importante ruolo guida di contatti di alto livello nelle relazioni tra Cina e Corea del Nord”.
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