Trecentomila tonnellate all'anno di gelato: l'equivalente di 250 autotreni al giorno. È un mercato enorme quello gestito dalla Shenyang Deshi cold drinks & food Co. Ltd, il cui direttore generale Wang Degang ha appena lasciato Belluno, patria del gelato di qualità già capace di colonizzare la Germania e buona parte dell'Europa. L'incontro è stato organizzato dalla Camera di commercio bellunese, presieduta da Paolo Doglioni, che è anche direttore generale e consigliere delegato di Veneto promozione, struttura regionale fresca di costituzione. L'idea è di avviare in Cina una produzione di elevata qualità, con la supervisione dei gelatieri bellunesi e la creazione di un marchio identificativo del territorio veneto: «Quello che abbiamo chiesto è una garanzia di controllo totale sul prodotto – sottolinea Doglioni, che nei giorni dell'imprenditore cinese a Belluno è stato accompagnato dal gelatiere (guai a chiamarlo gelatatio) Fausto Bortolot, presidente dell'associazione di categoria – In Cina già amano Venezia, ma anche il prosecco trevigiano: l'incoming turistico legato alla diffusione del gelato bellunese rappresenta un'occasione da non perdere».
Mister Wang Degang guida una società, fondata nel 1987, che occupa il terzo posto assoluto nel mercato di riferimento cinese (la quota è del 26%) e il primo posto nel Nord Est (Manciuria, 45%); opera con 4 stabilimenti e ha oltre 2mila dipendenti. A Belluno è stato portato ad assaggiare quel gelato locale che già conosce grazie ai suoi frequenti viaggi in Italia, ma anche altri prodotti tipici. Fra le mete del suo viaggio anche Longarone fiere, dove annualmente si tiene la Mig (Mostra internazionale del gelato) e sfilano i gusti più nuovi, ma anche macchinari, semilavorati, aziende e arredi per gelaterie. «Noi possiamo contare sulla fantasia, la nostra immagine e il nostro prodotto – sottolinea Doglioni – intercettando mercati nuovi. Con la Cina possiamo sviluppare un rapporto di collaborazione, avviando una produzione di elevatissima qualità e sotto la supervisione del gelatieri bellunesi: l'unico requisito davvero necessario per concludere l'accordo».
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11/03/2012