Da oggi il deserto della Namibia avrà una vera e propria colonna sonora: il classico anni ’80 del pop “Africa” dei Toto. Si tratta in realtà di un’installazione di Max Siedentopf, 28 anni, cresciuto in Germania ma nato proprio in Namibia, a Windhoek per l’esattezza. Il progetto è stato intitolato “Toto per sempre” ed è piuttosto ambizioso: far suonare il cult dei Toto in loop a tempo indeterminato o perlomeno, più realisticamente, fin quando le casse collegate al lettore Mp3 e alimentate a energia solare non vengano deteriorate dagli agenti atmosferici.
Ma intanto Africa sta lì, a riecheggiare in mezzo al niente, tra le dune di quello che è il deserto più antico del mondo, “mi è sembrato il posto perfetto” spiega infatti lo stesso artista sul suo sito ufficiale.
L’installazione è stata posta in un punto del deserto non identificato, questo per salvaguardare l’opera; anche la mappa che Siedentopf ha pubblicato sul suo sito non indica un punto preciso. E sempre nella pagina del sito dedicata all’opera, l’artista accenna anche al perché della scelta musicale “rendere omaggio alla canzone più popolare degli ultimi quattro decenni”; Siedentopf oggi vive tra Berlino, Amsterdam, Londra e Los Angeles, e non si capisce bene in quale di queste città Africa sia considerata la “canzone più popolare degli ultimi quattro decenni”, nonostante sia innegabile un’affezione inevitabile nei confronti del simpatico pezzo che nel 1982 dominò le classifiche di mezzo mondo; comunque, effettivamente, il brano della band americana, reso immortale dal falsetto del ritornello, nel 2017 è risultato essere il brano più ascoltato sulle varie piattaforme streaming (oggi surclassato da Bohemian Rhapsody). Un omaggio importante dunque, anche se vagamente deriso dalla rete: Alfredo su Facebook infatti commenta sprezzante “Povero deserto!”.