"Non leggono il Corano": lo avrebbe affermato il 33enne afghano, arrestato sabato pomeriggio dopo aver ucciso a coltellate un 19enne e aver ferito altre 8 persone, di cui tre gravemente, a una fermata dell'autobus a Villurbanne, vicino Lione. Una frase che rimanda a un contesto religioso ma che non fa luce completamente sul movente dell'aggressione.
Il giovane, un richiedente asilo sconosciuto alle forze dell'ordine, è stato accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo, il che esclude la pista terroristica, anche perché la procura antiterrorismo è stata informata dei fatti, ma non è titolare delle indagini.
Armato di coltello e di uno spiedo da barbecue, l'uomo è stato bloccato da passanti e addetti al servizio pubblico mentre cercava di scappare nella metropolitana.
E' sconosciuto alla polizia e ai servizi di intelligence ed è stata esclusa la presenza di un complice.
Sui social è stato diffuso un video che mostra un uomo con una barba molto folta a terra, bloccato dalla folla mentre tenta di alzarsi. I fatti sono avvenuti intorno alle 16:30 nei pressi della stazione della metropolitana Laurent Bonnevay, sulla linea A che collega Lione a Vaulx-en-Velin.
Diverse altre stazioni, a Villeurbanne e Vaulx-en-Velin la Soie, sono state chiuse. "C'era un uomo alla fermata dell'autobus 57 che ha iniziato a pugnalare in tutte le direzioni", ha raccontato una ragazza che aveva una maglietta sporca di sangue. "Ha colpito una persona all'addome, un ragazzo alla testa, ha staccato un orecchio a una signora alla fermata dell'autobus", ha aggiunto la testimone piangendo.
Lo scorso maggio a Lione, terza città della Francia, 14 persone sono rimaste ferite in centro dall'esplosione di un pacco bomba. Il sospetto, un 24enne algerino radicalizzato, Mohamed Hichem Medjoub, è stato arrestato e ha confessato dicendo di aver giurato fedeltà all'Isis.