La procura svedese ha archiviato l'inchiesta nei confronti di Julian Assange. Il fondatore di Wikileaks, che oggi si trova nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, era accusato di stupro.
- Il capo della Procura, Marianne Ny, ha annunciato la chiusura di un'indagine durata sette anni
- La decisione arriva alla vigilia dell'udienza del tribunale sul mandato di cattura internazionale emesso all'epoca dalla Svezia
- Anche se la Svezia ha lasciato cadere le accuse di stupro, Assange potrebbe essere arrestato se lascia l'ambasciata dell'Equador
- Non è ancora chiaro se esista una richiesta di estradizione per Assange da parte degli Stati Uniti
- Il nuovo capo della Cia ha definito WikiLeaks "un servizio d'intelligence non statale ostile"
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Marianne Ny si legge in una nota, "ha deciso di interrompere l'indagine". La decisione arriva alla vigilia dell'udienza del tribunale che dovrà decidere sul mandato di cattura internazionale emesso a suo tempo dalla Svezia. Assange vive nella rappresentanza diplomatica dell'Ecuador dal 2012, e il suo timore è sempre stato che, una volta trasferito in Svezia, potesse essere estradato negli Stati Uniti e lì affrontare un eventuale processo per aver divulgato centinaia di migliaia di documenti diplomatici e dei servizi segreti militari americani.
— Julian Assange (@JulianAssange) 19 maggio 2017
La vicenda
- L'11 agosto 2010 Julian Assange arrivò in Svezia per tenere una conferenza organizzata da una attivista dei socialdemocratici svedesi, come ricostruisce Il Post. Assange era ospite a casa sua e la notte successiva alla conferenza – che si tenne il 14 agosto – i due fecero sesso. Secondo diverse ricostruzioni, durante quel rapporto il preservativo si ruppe, e la donna ha accusato Assange di aver usato il peso del suo corpo per tenerla ferma e continuare il rapporto. Pochi giorni dopo, Assange ebbe rapporti sessuali anche con un’altra donna, incontrata alla stessa conferenza. Le due donne si conoscevano.
- Il 18 agosto Assange fece domanda per un permesso di soggiorno in Svezia, probabilmente con l’intenzione di creare una sede di WikiLeaks nel paese: all’epoca anche i server di Wikileaks erano collocati in Svezia, Paese di lunga tradizione liberale e di rispetto nei confronti della stampa (la domanda di Assange venne respinta a metà ottobre).
- Il 20 agosto, le autorità svedesi fecero sapere che era stato emanato un mandato di arresto per Assange con due separati capi d’accusa, sulla base delle denunce delle donne, uno per molestie sessuali e uno per stupro.
Secondo le ricostruzioni, entrambe le donne si sarebbero rivolte alla polizia per sapere se era possibile costringere Assange a fare un test dell’HIV, raccontando come erano andate le cose. Il poliziotto di turno avrebbero concluso, sulla base del loro racconto, che il comportamento di Assange costituiva reato. Parlando con un giornale svedese, la prima disse pochi giorni dopo che i rapporti con Assange “erano iniziati con il loro consenso ma in seguito si erano trasformati in rapporti non consenzienti”: sia con l’uso della violenza da parte di Assange che con il rifiuto di indossare un profilattico.
- Il 21 agosto viene ritirato il primo mandato di arresto per una decisione del capo dell’organo dell’accusa a Stoccolma che fece cadere l’accusa di stupro e quindi l’obbligo di arresto, anche se le indagini per l’accusa di molestie proseguivano.
- Il 31 agosto Assange venne interrogato per un’ora dalla polizia a Stoccolma e gli vennero notificate formalmente le accuse.
- Il 1 settembre 2010 un membro di più alto grado dell’Åklagarmyndigheten, l’organo della pubblica accusa in Svezia, Marianne Ny, a capo del dipartimento sui crimini sessuali, decise di riaprire le indagini con l’ipotesi di reato di stupro contro Assange, ma senza richiedere subito l’arresto.
- Il 18 novembre venne richiesto di nuovo, per stupro, molestie sessuali e coercizione illegittima. Assange si era già spostato a Londra nella sua vita fatta di brevi soggiorni in diversi paesi del mondo.
- Il 20 novembre le autorità svedesi ottennero dall’Interpol un mandato di arresto internazionale contro Assange,