Il regime siriano non possiede più alcun arsenale chimico, l'attacco contro i civili nell'area di Idlib è stato inventato al 100% per avere una scusa per bombardare la base siriana, e questo dimostra che gli Stati Uniti non vogliono realmente una soluzione politica al conflitto che dilania il Paese mediorientale.
A parlare è il presidente siriano, Bashar al-Assad, che in un'intervista in esclusiva all'agenzia di stampa francesce Afp commenta gli ultimi avvenimenti, a partire dall'attacco chimico sull'area di Idlib dello scorso 4 aprile, di cui è stato accusato il suo regime, e il conseguente bombardamento americano.
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Assad, "non abbiamo più alcun arsenale chimico"
"Non è stato dato alcun ordine di compiere un attacco. Non possediamo armi chimiche da diversi anni, nel 2013 abbiamo rinunciato a tutto il nostro arsenale. E anche se le avessimo, non le avremmo mai usate", ha affermato nell'intervista il presidente siriano.
Assad, "l'attacco chimico è un'invenzione al 100%"
L'attacco chimico del 4 aprile sulla città ribelle di Khan Cheikhoun, nell'area di Idlib, che ha provocato 86 morti e di cui è stato accusato il regime di Damasco, è stata "un'invenzione al 100%. La nostra impressione - ha sostenuto Assad - è che l'Occidente, principalmente gli Stati Uniti, sia complice dei terroristi e abbia creato tutta questa storia come pretesto per l'attacco" americano del 7 aprile contro la base aerea siriana di Shayrat.
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Assad, "gli Usa non sono seri per una soluzione politica del conflitto"
"Gli Stati Uniti e l'Occidente non sono seri nella lotta ai terroristi - ha sostenuto Assad, sottolineando che "ieri, alcune dichiarazioni sono state a difesa dell'Isis: sostengono che lo Stato islamico non possiede armi chimiche. Difendono l'Isis contro il governo e l'esercito siriani. Quindi non possiamo parlare di partnership tra noi, che combattiamo il terrorismo, e loro che lo sostengono apertamente".