Il giorno dopo aver ricevuto alla Casa Bianca il premier britannico Theresa May, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avviato la diplomazia delle telefonate con i leader dei principali paesi europei. Trump ha sottolineato i legami transatlantici con la Germania, un rapporto di parità con la Russia e si è sentito richiamare dalla Francia per il suo controverso ordine esecutivo che sta bloccando gli arrivi da una serie di paesi islamici. Inoltre Trump, dopo aver divieto di immigrazione dai sette paesi islamici "sta funzionando molto bene". Si tratta di misure "molto rigide" che danno i loro risultati, ha detto Trump rivolgendosi ai giornalisti. "Lo si può vedere negli aeroporti come ovunque". A detta del Presidente americano "si tratta di controlli veramente severi che avremmo dovuto aver introdotto in questo paese da molti anni".
L'attacco di Mark Zukerberg, gli Stati Uniti sono un Paese di immigrati
Con Vladimir Putin: un rapporto paritario
Putin e Trump concordano nel voler "sviluppare" relazioni "da pari a pari", fa sapere il Cremlino al termine. Inoltre sono intenzionati a perseguire l'obiettivo di un "autentico coordinamento" in Siria per sradicare l'Isis. Secondo l'agenzia Interfax al centro dei colloqui telefonici anche "le sfere di stabilità strategica, la penizola coreana e la situazione riguardo il programma nucleare iraniano". Sono stati inoltre concordati passi "per determinare il luogo ed il momento per il loro futuro incontro faccia a faccia". Nel frattempo c'è l'intenzione di "mantenere regolarmente contatti personali".
Con Angela Merkel: la Nato è fondamentale
Trump e Merkel si sono trovati d'accordo sull'"importanza fondamentale della Nato", fa sapere la Casa Bianca. Inoltre hanno sottolineato l'importanza della Nato "per la generale partnership transatlantica ed il suo ruol nell'assicurare la pace e la stabilità della nostra comunità nordatlantica". Trump sarà presente al prossimo vertice del G20 in Germania, previsto ad Amburgo a luglio.
Da Hollande l'invito a rispettare principio dell'accoglienza dei profughi
Il presidente francese Francois Hollande ha invitato l'amministrazione Trump a "rispettare" il principio dell'"accoglienza dei rifugiati". Secondo l'Eliseo Holland ha anche esortato Trump a tenere nel dovuto conto "le conseguenze economiche e politiche di un approccio protezionista".
La speranza delle Nazioni Unite
Le Nazioni Unite hanno espresso la speranza che le misure per la messa al bando dell'ingresso dei profughi negli Stati Uniti, introdotte dal presidente Donald Trump, siano una misura semplicemente transitoria. "Speriamo che si tratti di una cosa temporanea, dal momento che la necessità di venire incontro alle esigenze dei rifugiati non è mai stata così grande", ha detto il portavoce Stephane Dujarric.
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