Gesto di buona volontà del governo israeliano verso il neo presidente Usa Donald Trump. L'esecutivo di Benjamin Netanyahu - che peraltro domenica 22 gennaio ha approvato la costruzione di 566 nuove case a Gerusalemme Est - ha deciso di rinviare l'annessione della colonia di Maale Adumim, sempre vicino a Gerusalemme Est in Cisgiordania. Netanyahu ha deciso di attendere il primo incontro con Trump prima di procedere con l'annessione. Con 41.000 abitanti, Maale Adumim, a 7 km da Gerusalemme, è una delle colonie israeliane di maggior peso in Cisgiordania.
Dieci cose che Trump ha promesso di cambiare durante la sua presidenza
Cautela da Washington ma l'ambasciatore Usa designato già non vede l'ora di lavorare a Gerusalemme
Mentre dalla Casa Bianca fanno sapere che il presidente Donald Trump ha iniziato ad esaminare il dossier del controverso spostamento dell'ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv, dove hanno sede tutte le rappresentanze diplomatiche, a Gerusalemme, la rete israeliana 'Channel 2' sostiene, citando fonti anonime, che lunedì il presidente americano darà formalmente l'annuncio del trasferimento della legazione diplomatica. Ma dalla Casa Bianca gettano acqua sul fuoco: "Siamo solo alle fasi iniziali di quella che è solo una discussione per ora su questa ipotesi", ha chiarito il portavoce Sean Spicer. In ogni caso Trump e Netanyahu - che negli ultimi otto anni ha avuto sempre un pessimo rapporto con l'ex presidente Barack Obama - hanno avuto in serata una conversazione telefonica. Il presidente Usa, che ha definito la telefonata "molto gradevole", non ha però confermato o meno l'intenzione di spostare l'ambasciata a Gerusalemme.
Nella sua prima dichiarazione pubblica, l'avvocato David Friedman, scelto da Trump quale ambasciatore Usa in Israele, ha detto che non vede l'ora di "lavorare nell'ambasciata americana nella capitale eterna di Israele, Gerusalemme", confermando così l'intenzione di Trump di spostare l'ambasciata da Tel Aviv. Una mossa che potrebbe ibernare il processo di pace con i palestinesi che rivendicano, anche loro, Gerusalemme come capitale. Gerusalemme Est e' stata conquistata da Israele al termine della Guerra dei Sei Giorni a giungo del 1967 e annessa definendola "capitale unica ed indivisibile di Israele" ma la comunita' internazionale non l'ha mai riconosciuta.
Abu Mazen incontra re Abdullah II di Giordania: rischio conseguenze gravi per tutta la regione
Il leader dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, e il re di Giordania, Abdullah II, si sono incontrati e hanno promesso una stretta collaborazione nel contrastare l'annunciato spostamente dell'ambasciata Usa a Gerusalemme, lanciando l'allarme per le gravi conseguenze per la pace e la sicurezza della regione. "E' una questione importante per il re e per noi. Non c'è alternativa al coordinare e articolare punti di azione gli uni con gli altri per combattere qualsiasi passo che, se messo in pratica, avrà gravi ramificazioni", ha sottolineato Abu Mazen.
Per il ministro giordano degli Affari islamici, Hayel Dawood, l'intenzione di Trump di spostare la rappresentanza diplomatica è "uno sviluppo pericoloso": "costituisce un colpo mortale al ruolo di Washington come mediatore corretto tra Israele e i palestinesi e ignora le risoluzioni internazionali che considerano Gerusalemme territorio occupato".
Per approfondire