Parigi - Lo stato di emergenza in Francia sarà prolungato almeno fino a primavera. Lo prevede il premier, Manuel Valls, che lo ritiene necessario "per proteggere la democrazia". Intervistato dalla britannica Bbc nel giorno in cui la Francia commemora le vittime dell'attacco jihadista di un anno fa, a Parigi e Saint Denis, il premier ha ventilato la possibilità che lo stato di emergenza sia "prolungato di un paio di mesi", nel mese di gennaio, in vista delle elezioni presidenziali.
"E' difficile oggi porre fine allo stato di emergenza, soprattutto perché tra poche settimane ci impegneremo in una campagna presidenziale con incontri pubblici. Dobbiamo proteggere la nostra democrazia", ha spiegato. "Inoltre questo dispositivo di emergenza ci consente arresti, controlli amministrativi che sono efficaci. Quindi sì, vivremo ancora, probabilmente per alcuni mesi, con lo stato di emergenza".
Lo stato di emergenza, instaurato in Francia dopo gli attacchi del 13 novembre 2015 che fecero 130 morti tra Parigi e Saint Denis, è stato prorogato di sei mesi a fine luglio. Il premier, pur sottolineando l'importanza di rimanere "molto prudenti", ha aggiunto che il rischio di un attentato organizzato da un gruppo, come accadde il 13 novembre del 2015, ha registrato "una tendenza a diminuire".
"Tuttavia potremmo ancora far fronte a attentati simile a quello che abbiamo visto a Nizza (86 morti nel luglio 2016; ndr). Voglio dire che questi individui sono sollecitati su Internet e social network dall'Isis senza bisogno di passare da Siria o Iraq".